I 18 oggetti rinvenuti la cui esistenza è inspiegabile

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    I 18 oggetti rinvenuti la cui esistenza è inspiegabile
    Il pianeta Terra è ricco di enigmi irrisolti e la nostra carrellata dei 18 oggetti più misteriosi della storia ne è un esempio lampante.



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    Da misteriosi scheletri a imponenti armi vichinghe, da mostruosi artigli giganti a libri spaventosamente grandi, c'è l'imbarazzo della scelta per meravigliarsi, grazie alla nostra carrellata delle 18 più grandi stranezze della storia dell'uomo.

    Lo scheletro di Ata
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    Questo bel ragazzone è stato ritrovato nel deserto del Cile nel 2003. Il corpo è estremamente gracile e con un cranio allungato. Si pensa fosse un feto affetto da qualche forma di nanismo, ma le prove genetiche non lo confermano.

    La pietra del mistero di Winnipesaukee
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    Nonostante fosse stato trovato nel lontano 1872 nei pressi di un lago, nessuno riesce ancora a capire di cosa si tratti.

    Sembrerebbe un uovo decorato con strani simboli e presenta piccoli buchi alla base e in cima.

    Le sculture Dogu
    dogu-maxw-400
    Circa 18mila sculture di questo tipo sono state ritrovate in tutto il Giappone. Esse hanno fra i 2 e i 10mila anni, con leggere differenze d’aspetto le une con le altre.

    Nessuno conosce il significato della loro esistenza.

    Gli aeroplani di Quimbaya
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    Gli artefatti di Quimbaya sono dozzine di piccoli oggetti d’oro, simili ad aeroplani. Molti credono che stiano a simboleggiare il fatto che le tribù del luogo avessero dominato l’arte del volo.

    I re ratti
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    Una delle opere realizzate dall’uomo più terrificanti mai viste. 32 ratti legati fra loro tramite la coda.

    A dir poco raccapricciante e nessuno sa perché sia stata realizzata.

    La spada vichinga di Ulfberht
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    La tecnica utilizzata per forgiare questa formidabile spada non sarebbe stata inventata che 800 anni dopo la data di realizzazione effettiva dell’arma, intorno al 9° o 10° secolo.

    Le tavolette di Rongorongo
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    Degli esploratori hanno rinvenuto queste misteriose tavolette, ma non sono stati in grado di decifrarle.

    Potrebbero essere l’unica traccia rimasta della lingua Rongorongo sul pianeta, ma nessuno può dirlo con certezza.

    La testa di terracotta messicana
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    La testa di terracotta messicana è stata rinvenuta a Mexico City ma non si pensa venga da tale luogo.

    La scultura infatti sembra appartenere molto di più all’antica Roma.
    Probabilmente è arrivata in Messico grazie agli scambi commerciali.

    Il Codex Gigas
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    Uno dei libri più grandi di tutti i tempi e si pensa addirittura fosse stato creato dal diavolo in persona. La bibbia del diavolo pesa circa 75 chili ed è spessa sui 23 centimetri.

    Gli uomini lucertola di Ubaid
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    Gli uomini lucertola di Ubaid raffigurano appunto delle creature dalle sembianze di rettili antropomorfi e avrebbero circa 7mila anni d’età. Sono state ritrovate in Iraq e ognuna di esse ha una posa differente.

    Gli storici non hanno idea del loro significato, dato che sembrano quasi creature aliene.

    La mappa di Peri Reis
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    Un gruppo di storici è riuscito a trovare una mappa in buone condizioni di un famoso ammiraglio della marina Turca, Peri Reis, risalente al 1513.

    La mappa in questione raffigura il mondo intero, incluso l’Antartide, che non era ancora stato scoperto in quel periodo storico.

    Il meccanismo di Antikythera
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    Il meccanismo di Antikythera sembrerebbe essere una sorta di computer meccanico, risalente all’antica Grecia e ritrovato a 45 metri di profondità in acqua.

    Il livello di complessità va ben oltre le conoscenze del tempo a cui risale.

    Il martello di Londra
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    Un uomo di nome Max Hahn e sua moglie Emma trovarono qualcosa di legno spuntare da una roccia. Si è scoperto poi essere il manico di un antico martello, risalente a circa 400 milioni di anni fa.

    La lista dei sovrani sumeri
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    Nel 20esimo secolo è stata ritrovata una tavoletta con incisi i nomi di ogni re dell’impero sumero, con tanto di durata del loro regno e dove fossero situate le loro tombe. I nomi di re veramente esistiti sono mescolati a quelli di sovrani immaginari. Perché sono stati inclusi anche quelli “inventati”?

    La Sindone di Torino
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    La Sindone di Torino è sicuramente fra gli oggetti misteriosi più celebri della storia dell’umanità. Su di esso è visibile l'immagine di un uomo che reca dei segni dovuti probabilmente a maltrattamenti e torture analoghi a quelli descritti nella passione di Gesù.

    L’artiglio di Monte Owen
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    Pare proprio la zampa di un organismo risalente all’epoca in cui i dinosauri ancora camminavano sulla Terra. In particolare, il gigantesco artiglio apparterrebbe a un uccello gigante di nome Moa, risalente a 3mila anni fa.

    I dodecaedri romani
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    Sono stati trovati dei piccoli dodecaedri romani lungo tutto il continente europeo, fatti di pietra e bronzo. Risalirebbero al periodo compreso fra il 2° e il 3° secolo. Nessuno conosce il modo in cui siano stati utilizzati in passato.

    Il manoscritto di Voynich
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    Il manoscritto misterioso è stato rinvenuto nel nord dell’Italia nel 1400, ma non sappiamo nulla al riguardo. È stato scritto da sinistra verso destra e molte pagine presentano illustrazioni e diagrammi. Nonostante anni e anni passati a tentare di decifrarlo, è stato tutto vano.

    A quanto pare dunque, il nostro pianeta è ancora ricco di misteri di cui non è ancora stata trovata soluzione e, probabilmente, mai ci sarà.
    Cosa ne pensate? Incuriositi da tutti questi misteriosi oggetti?



    Fonte: floptv.tv
     
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    Molte cose non le conoscevo, il Manoscritto lo conosco molto bene (seguii un documentario su di esso e sul fatto che nessuno sia stato ancora in grado di decifrarne il contenuto nonostante le conoscenze ed i mezzi moderni), le uova invece mi ricordano molto il Bejelit di Berserk...

    Questi artefatti provano che c'è ancora tanto da scoprire
     
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    Aggiornamento sulla mummia di Atacama:

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    Rinvenuto nel 2003 in Cile, lo scheletro di Ata sembra quello di un alieno, ma oggi sappiamo che si tratta di un umano affetto da diverse mutazioni genetiche.

    Uno scheletro dalla forma strana è stato ritrovato, nel 2003, in una zona desertica ad Atacama, in Cile. Lo scheletro mummificato, conservato grazie alle condizioni climatiche del luogo, è stato chiamato Ata.

    Ma cos'è che lo rende strano? Il cranio del teschio è piuttosto allungato, e il corpo molto, molto piccolo, tanto da farlo sembrare quello di uno degli omini verdi che si vedono nei film di fantascienza.

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    Il ritrovamento, però, è completamente umano – un corpo umano che ha subito diverse variazioni genetiche.

    Per esempio, oltre a essere alto solamente 15 cm, ha delle costole mancanti, la testa deforme e un viso malformato.

    Secondo Garry Nolan, microbiologo e immunologo della Stanford University School of Medicine, le ossa riesumate fanno pensare che, alla morte, il piccolo uomo avesse tra i sei e gli otto anni.

    Come mai, a quell'età, il corpo era così piccolo? Perché il cranio così allungato, le cavità oculari incavate e inclinate, la mascella non sviluppate, e solo dieci costole?

    Le domande si fanno ancora più pressanti se si tiene conto del fatto che lo scheletro risale a soli 40 anni fa, quindi è piuttosto recente. Nolan aveva precedentemente supposto che si trattasse di qualche forma di nanismo. Purtroppo, però, non c'erano prove a dimostrarlo.

    CITAZIONE
    La densità ossea e la formazione matura delle ossa suggerivano che l'esemplare (se umano) avrebbe dovuto avere tra i sei e gli otto anni al momento della morte. Questo ovviamente era in contrasto con le dimensioni del campione. Gli studi genetici, da allora in poi, si sono concentrati sulla ricerca di possibili cause alla deformazione del corpo. Molteplici mutazioni nello sviluppo delle ossa puntano verso una causa di tipo genetico. Per capire esattamente quali mutazioni siano rilevanti, servirebbe un ulteriore studio di 5 o 10 anni. Bisognerebbe testarle le mutazioni sui topi e vedere se si riesce a replicare qualcosa di simile. A determinare se sia appropriato farlo, saranno gli scienziati che si occupano dello sviluppo osseo.

    Nel 2013, Paolo Viscardi, un curatore di storia naturale presso l'Horiman Museum di Londra, ha esposto il suo punto di vista, lamentandosi del fatto che lo scheletro non potrebbe in alcun modo essere appartenuto a un bambino così grande. Piuttosto, secondo Viscardi, si tratterebbe di un feto, risultato di un aborto avvenuto intorno alla quattordicesima o sedicesima settimana di gestazione. Secondo Viscardi, il feto sarebbe poi stato lasciato vicino una chiesa nel deserto di Atacama.

    Ora, a cinque anni dal commento di Viscardi, Nolan, insieme al collega Atul Butte, direttore dell'Institute for Computational Health Sciences presso la University of California, ha eseguito un'analisi genetica e fisica dettagliatissima su Ata. Lo studio, pubblicato su Genome Research, mostra quali sono, nello specifico, le mutazioni responsabili delle variazioni e delle anomalie del campione. Si tratta di mutazioni dei geni responsabili dello sviluppo osseo mai viste prima in un umano. In tutto ne sono state identificate sette, responsabili delle deformità di Ata, affetto da displasia scheletrica.

    È stato estratto un campione di DNA dal midollo di Ata e ora sappiamo che si tratta di una ragazza, sicuramente umana, di origine cilena.

    Butte ha detto:

    CITAZIONE
    Stiamo passando in rassegna le mutazioni specifiche che pensiamo siano associate alla condizione insolita osservata in questo bambino. Siamo andati alla ricerca di mutazioni rare – mutazioni che non abbiamo mai visto in altri esseri umani, pensiamo che, a causare questa condizione, debba essere stato qualcosa di molto raro, mai visto prima. È abbastanza sorprendente il numero di mutazioni che hanno colpito questo bambino. È una questione rilevante oggi. Per i bambini con malattie rare e non diagnosticate è sempre più frequente usare un metodo di sequenziamento genetico. In campo medico, solitamente andiamo alla ricerca dell'unico gene difettoso. È come un Rasoio di Occam genetico, speriamo che la spiegazione più semplice sia quella giusta. Questo caso, però, mi insegna che quando cerchiamo di spiegare problemi di salute nei pazienti di oggi, non dovremmo semplicemente fermarci a un gene che spieghi quella condizione – perché molti geni insieme potrebbero essere la causa del problema. Tutto ciò potrebbe aiutarci a scegliere le terapie giuste da somministrare.

    www.floptv.tv
     
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2 replies since 19/3/2018, 12:15   63 views
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