Francia, schianto aereo Germanwings

Gli sviluppi sull'accaduto e sulle operazioni di recupero

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  1. Nemesi
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    Francia, schianto aereo Germanwings
    Gli sviluppi sull'accaduto e sulle operazioni di recupero




    L'unica certezza è sul numero dei morti: 150. Perché nessuno si è salvato a bordo del volo Germanwings che ieri mattina volava tra Barcellona e Dusseldorf. Oggi, alle prime luci dell'alba, sono riprese le operazioni sul massiccio dei Trois-Eveches - in Alta Provenza, sulle Alpi francesi al confine con l'Italia - dove ieri si è schiantato l'Airbus A320. La notizia importante è che una delle scatole nere dell'aereo - quella con le voci dei piloti, ma anche i rumori, l'ambiente all'interno, il motore, gli allarmi che sono scattati - è stata recuperata. Purtroppo è danneggiata ma il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, è fiducioso: "Può comunque fornire informazioni utili". L'Ufficio analisi e inchieste sugli incidenti aerei (Bea) annuncia che terrà una conferenza stampa a Parigi alle 16. Ma è difficile che possano esserci già risposte decisive: gli inquirenti hanno fatto sapere che "potrebbe richiedere più di tempo del previsto visti i danni subiti". In ogni caso, le prime informazioni sono attese già nel pomeriggio. Sulle cause, Cazeneuve ripete che tutte le ipotesi restano aperte anche se la pista del terrorismo è la meno probabile. "Non ci sono indizi di peso per ritenere che l'incidente sia stato provocato intenzionalmente da terzi", ha confermato il ministro della Difesa Thomas De Maiziere a Berlino, in un comunicato a margine di una conferenza stampa. Il ministro ha anche aggiunto "di non voler prendere parte a speculazioni o congetture sulle cause del disastro".

    La seconda scatola nera. La seconda scatola nera, quella che contiene i dati del volo, potrebbe fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dell'incidente: "In questo momento la nostra priorità è mettere in sicurezza la zona e trovare la seconda scatola nera", ha detto Xavier Roy, il coordinatore dei soccorsi al campo volo di Seyne-Les-Alpes. "Si tratta di un lavoro complesso - ha aggiunto - perchè la zona è impervia, si scivola, ed è rischioso per gli stessi soccorritori". "I medici legali sono sul posto, ma il recupero dei corpi delle vittime potrebbe non iniziare subito". ha poi precisato Roy, "stiamo mettendo in sicurezza la zona dell'incidente e gli esperti sono alla ricerca degli indizi. E' un lavoro molto complesso". Il procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin ha fatto sapere che "L'identificazione dei corpi richiederà diversi giorni". Le procedure per l'identificazione dei corpi prenderanno il via domani. Robin ha annunciato anche una richiesta di collaborazione internazionale per ottenere informazioni sull'aereo e sulla sua manutenzione, sui passeggeri e sul materiale che trasportava alla partenza da Barcellona.

    Dinamica da chiarire. La dinamica, dunque, è ancora del tutto oscura. Ancora stamattina la Lufthansa ha diffuso una nota in cui definisce "inspiegabile" l'incidente e in cui ribadisce che l'Airbus era "in perfette condizioni e tecnicamente irreprensibile". L'aereo viaggiava a un'altitudine di 11.500 metri e la picchiata è durata 8 interminabili minuti, senza che venisse lanciato alcun allarme. L'aereo - raccontano gli abitanti della zona - è apparso all'improvviso tra le montagne. Per chi era a bordo - 144 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio - non c'è stato scampo. Ma cosa è successo tra le 10.30, quando si interrompono le comunicazioni con l'A320 e l'impatto sul Mont Estrop? Di sicuro si sa che lunedì l'aereo era stato fermo a Dusseldorf per un problema al portello anteriore del carrello. E per ora i comandanti e gli equipaggi di Germanwings e Lufthansa si rifiutano di decollare. Prima chiedono di avere chiarimenti sulle condizioni degli aerei.

    Hollande, Merkel e Rajoy. Intanto sono giunti sul luogo della tragedia il presidente francese, Francois Hollande, il premier spagnolo Mariano Rajoy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che stanno ringraziando i soccorritori. A quanto si apprende da fonti dell'Eliseo, è stata Angela Merkel a chiedere a Francois Hollande di sorvolare brevemente in elicottero il luogo dell'incidente aereo dell'Airbus della GermanWIngs. Un sorvolo che non era inizialmente previsto dal presidente francese, che aveva invece preferito tenersi distante da quella visione. Hollande ha spiegato che l'identificazione dei corpi verrà effettuata con i test del dna.

    Le ricerche e i lupi. Per quanto riguarda le ricerche sul luogo dello schianto, hanno ripreso a decollare dal campo base di Seyne-Les-Alpes, in Alta Provenza, gli elicotteri impegnati nelle operazioni: "L'intervento è complesso", spiega un gendarme. "Stiamo portando in quota tutto il materiale necessario per effettuare le varie attività e per completarne il trasferimento saranno necessari ancora parecchi voli". Sulla zona il cielo è grigio, ma al momento non piove. Di sicuro nella zona sono molti i lupi. E per questo è stato organizzato un servizio di sorveglianza. Gendarmi armati per tenere lontane le belve.

    Il jet dei soccorsi. Un portavoce dell'aeronautica francese ha svelato oggi un nuovo particolare, svelando che un jet Mirage era stato immediatamente inviato nell'area del disastro non appena il volo Germanwings è scomparso dai radar. Lo stesso jet è però arrivato troppo tardi per poter essere di alcun aiuto. Il portavoce ha poi precisato che il jet non ha individuato il luogo preciso dell'impatto sulle Alpi francesi: i rottami sono stati infatti individuati solo in seguito dagli elicotteri.
    Le storie. Tra le storie drammatiche che emergono nelle ultime ore, quella della scolaresca tedesca cancellata nell'impatto: 14 ragazze e 2 ragazzi. Stavano per perdere il volo maledetto perché una delle studentesse aveva lasciato il documento a casa della famiglia ospitante. Ma un gesto di solidarietà è costato carissimo. Perché gli amici spagnoli hanno fatto una corsa in aeroporto per riconsegnare quel passaporto. E la comitiva è purtroppo riuscita a partire. Opposto il destino della squadra svedese del Dalkurd Borlange che all'ultimo minuto ha deciso di cambiare il volo per evitare uno scalo troppo lungo.

    fonte: La Repubblica


     
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    Grande tragedia.
    Molto strana , anche pensando che i piloti possano aver avuto un malore, gli altri membri del equipaggio potevano contattare la torre.
    Spero solo non sia stato un attacco, sarebbe molto grave come fatto e dimostrerebbe che le forze del ordine riescono a fare ben poco per proteggere i cittadini.
     
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1 replies since 25/3/2015, 15:56   18 views
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