Boskov muore,da lui è nato lo stile Samp

Una vittoria per te, Vuja

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    Boskov muore,da lui è nato lo stile Samp
    Una vittoria per te, Vuja




    Parlare di Sampdoria-Chievo dopo quello che è successo non è affatto facile. Però ci proveremo e lo faremo con gli occhi suoi, quelli di un maestro assoluto, di un personaggio semplicemente impareggiabile della storia della Sampdoria e di tutto il calcio italiano. Lo faremo senza perderci in ragionamenti, chiacchiere o nella ricerca di improbabili dietrologie: il calcio reinterpretato con la storia e le parole di Vujadin Boskov è in fondo un affare assai più semplice di quel che sembra.

    Contro il Catania, salvo qualche eccezione, la prestazione è stata decisamente deficitaria e così Mihajlovic ha pensato che se, come insegnava il suo maestro, vale la massima squadra che vince non si cambia, vale anche il contrario. Molti titolari tornano in campo e della squadra di Catania vengono confermati solo Fiorillo, Mustafi, Sansone e Okaka. La Sampdoria gioca sin da subito una partita offensiva, tiene nettamente di più la palla (59%) e tira di più in porta, che è un dato importante perché chi non tira in porta non segna. E infatti il Chievo non ha segnato, o meglio non avrebbe segnato senza il calcio di rigore concesso da Mustafi perché, tralasciando il calcio dagli undici metri di Thereau, ha sollecitato solo una volta Fiorillo. Ah, il rigore: tra i pixel enormi dello streaming su cui ho visto la partita ho sinceramente faticato a scevrare il motivo della decisione dell'arbitro, solo successivamente con un video più chiaro ho notato la trattenuta di Mustafi. Ma comunque qualcuno disse che rigore c'è quando arbitro dà, quindi anche non riuscendo a capirci granché avevo realizzato che ci fosse ben poco di cui discutere: l'arbitro ha deciso, punto.

    Ma la Sampdoria semplicemente non poteva perdere ieri: non lo meritava ed era assai più concentrata e grintosa rispetto alle sue ultime uscite. Dopo il goal di Eder, Soriano si trova un pallone vagante al limite dell'area di rigore e in un fazzoletto si inventa una giocata da grande calciatore. Pallone entra quando Dio vuole e ieri Dio l'ha voluto. Ha voluto omaggiarti, Vuja.



     
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