Il cervello umano si rigenera

La scoperta possibile con un elemento prodotto 50 anni fa dai test atomici

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    Il cervello umano si rigenera



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    Un elemento prodotto dai test atomici di 50 anni fa ha permesso di scoprire che i neuroni del cervello umano si rigenerano (fonte: Cell, Spalding et al.)
    Un elemento non radioattivo prodotto dai test nucleari degli anni '60, il carbonio 14, ha permesso di datare le cellule nervose del cervello ed ha così aiutato a scoprire che i neuroni continuano a formarsi, al ritmo di 1.400 al giorno, rinnovandosi costantemente nella regione del cervello chiamata ippocampo.

    Pubblicata sulla rivista Cell, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Jonas Frisen, del Karolinska Institute di Stoccolma. Si è pensato a lungo che nell'uomo non si formassero nuovi neuroni dopo la nascita. Ma questa, sottolinea Frisen, è la prima prova che nel cervello umanao i neuroni continuano a rigenerarsi costantemente, durante tutta la vita. Questo processo, osservano i ricercatori, influisce decisamente sul funzionamento del cervello e svolge un ruolo importante nelle funzioni cognitive nell'età adulta.
    La ricerca indica infatti che la rigenerazione dei neuroni avviene nell'ippocampo, la regione del cervello fondamentale per funzioni complesse come memoria e apprendimento.

    Il metodo utilizzato dal gruppo svedese è il primo che permette di quantificare i nuovi neuroni che nascono nel cervello umano. La tecnica si basa sui livelli di carbonio 14 che si sono accumulati nell'atmosfera a causa dei test nucleari condotti fra il 1955 e il 1963. Poiché nel '63 i test nucleari sono stati banditi, i livelli di carbonio 14 nell'atmosfera sono diminuiti a un tasso noto e con un ritmo preciso. I residui di questo elemento sono presenti ovunque, anche nei vegetali e negli animali alla base della nostra alimentazione. E' attraverso l'alimentazione, quindi, che il nostro organismo assorbe il carbonio 14 presente nell'atmosfera ed ogni volta di forma un nuovo neurone, il suo Dna registra anche la presenza del carbonio 14. E' quindi possibile datare i neuroni confrontando le concentrazioni di carbonio 14 trovate nel Dna con le frazioni di questo elemento presenti nell'atmosfera dal '63 in poi. Misurando la concentrazione di carbonio 14 nel Dna di neuroni prelevati dall'ippocampo di esseri umani defunti, i ricercatori hanno trovato che più di un terzo di queste cellule vengono regolarmente rinnovate per tutta la vita.

    La scoperta ha conseguenze importanti. In primo luogo, poichè è noto che la nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto acuisce la memoria nei roditori, lo stesso potrebbe accadere negli esseri umani.
    Inoltre "si sospettata da tempo che la depressione sia legata alla riduzione della rigenerazione dei neuroni nell'ippocampo e alla luce della scoperta – ha osservato Frisén - potrebbero essere messe a punto terapie più efficaci per la cura di questa malattia".
     
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  2. ¬Jenny Uchimø
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    Che roba... D: peró é sempre meglio non perderli mai i neuroni xD
     
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1 replies since 7/6/2013, 11:14   49 views
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