Il granchio del cocco

Il granchio del cocco
ATTENZIONE: potrebbe recidervi una mano



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Grande, grosso ed estremamente forzuto. Stiamo parlando del granchio del cocco, il più grande artropode terrestre del mondo. E’ anche noto come granchio ladro perché alcuni esemplari rubano oggetti luccicanti come padelle e altro da case e tende.

In sostanza si tratta di un gigantesco paguro che abita le coste del Pacifico, famoso per la sua abilità nel rompere le noci di cocco a metà con le sue formidabili chele per mangiarne il contenuto.
Gli esemplari di questa specie raggiungono mediamente i 4 kg di peso ed una lunghezza di circa 40 cm, anche se sono stati ritrovati esemplari dal peso di circa 17 kg e lunghezza di 1 m. Sono anche animali piuttosto longevi perché possono raggiungere un’età di circa 30-60 anni.

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Tuttavia la loro caratteristica principale è che le loro chele sono dotate di una forza davvero impressionante. Secondo un recentissimo studio che ha visto coinvolti 29 esemplari dal peso di circa due chili, un granchio di grosse dimensioni sarebbe in grado di generare una forza di 3300 N (newton), sicuramente maggiore di qualunque altro crostaceo, ma circa 10 volte maggiore della stretta di mano di un uomo!

Per fortuna il granchio del cocco (come suggerisce il nome stesso) utilizza le sue possenti chele principalmente per cibarsi rompendo le noci di cocco o i gusci di piccoli crostacei, piuttosto che per difendersi. Tuttavia, dal momento che alcune colonie di granchi vivono a stretto contatto con l’uomo, che ne è ghiotto consumatore, si contano numerosi incidenti. Non è raro infatti trovare giovani uomini cacciatori di granchi andati “prematuramente” in pensione perché un granchio ha reciso loro una mano o un piede.
Ma la vendetta a volte riescono a servirla anche da morti. Questo perché, benché il granchio del cocco non sia velenoso, può diventarlo in base alla sua alimentazione, provocando nei casi peggiore la morte del malcapitato che ne ha ingerito le carni.