Lettera Da Una Schiava

Lettera Da Una Schiava
di Morpheux

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Buona sera Padrone,
tornando da Padova, dove con la scusa di andare a vedere la mia amica che partorirà fra poco sono finita all'Ikea... e ho speso inutilmente soldi: una schiava è sempre una donna in questi casi

Ho comprato della biancheria per il letto rossa:
1) si intona con il rossetto che mi sono presa per fare la schiava (occhi neri neri e labbra rosse, colori forni così si notano le lacrime e si rovina subito appena inizio a essere violentata)
2) se perdo un po' di sangue non si vede: così il mio Padrone è costretto a farmi molto male se vuole eccitarsi alla vista del mio sangue e sapendo di avermi rotta.

Ieri sera ho messo le nuove lenzuola rosse, ho acceso molte candele, ho spento la luce. Mi sono spogliata e messo la mia parure da schiava: lacci di corda alle caviglie e ai polsi. Ho preso i trucchi che vuole lei e mi sono colorata pesantemente gli occhi di nero, le labbra di rosso e le guance rosa. Ho bagnato i capelli e li ho spettinati legandoli un po'...
se avessi potuto farle un pompino avrei avuto dei capelli che scendevano sul viso ma pochi e Lei sarebbe riuscito a vedermi mentre succhiavo e avevo i conati per aver ingoiato fino alla gola il Suo divino Pene, nel tentativo di arrivare alle Sue Palle per poterle leccare, ma come fare con la mia gola che è piccola rispetto al Suo grosso Cazzo...
mi sono massaggiata con la crema per essere morbida e piacerle. Così in ginocchio mi sono guardata allo specchio della camera.

La pensavo intensamente. ho provato a chiamarla perchè volevo dirle quanto ero bella preparata per lei e quanto ero pronta per Lei e per obbedire agli ordini che voleva darmi al telefono. Ho dovuto fare da sola: ho infilato le dita nella gola: Lei vuole che la mia gola sia più abituata. Mi piace pensare, sperare che gli sforzi della mia gola non la disturbino, ma che le piaccia sentire e vedere la fatica che faccio. Che la mia saliva, la mia "bava" che scende dalla bocca quando ho il suo Cazzo interamente dentro mi facciano vedere da Lei come una lurida, una schifosa cagna e che Lei mi trovi bella ridotta così. Che la mia bava, i miei conati e i miei sforzi non la impietosiscano, ma anzi la incentivino a essere più severo.
Lei non poteva rispondere. Io ho pensato a Lei, ai Suoi armoniosi lineamenti, al suo corpo, al gusto del suo ano (a quanto fosse premuroso il mio Padrone, che si era depilato e profumato per me), a quando forse potrò leccare il suo ano al naturale, con i Suoi peli e i suoi odori.
Da cagna in calore, da inutile scrofa, da vacca vogliosa non ho resistito e mi sono masturbata venendo la prima volta immediatamente, per poi continuare cercando di dilatarmi con le dita, per poi infilarmi il "tubo" dell'olio lubrificante che Lei ha lasciato da me. Inizialmente bruciava e non riuscivo a farlo entrare, poi mi sono vergognata pensando a che schiava schifosa e indegna che sono, quindi ho sforzato e poco dopo ho goduto forte,

Vorrei essere brava, talmente brava da meritarmi un nome, un nome dal mio Padrone.
Faccio schifo, sono una lurida schifosa che si eccita in modo assurdo: continuo a pensare alla Sua mano dentro di me, che mi apre, mi riempie, che mi fa godere come la puttana che sono.
E' stato fantastico quando mi ha sodomizzata tenendo la Sua mano dentro di me: mi sentivo perdutamente troia sentendo che si stava masturbando dentro le mie viscere usando la mano che mi stava riempiendo la fica.
Non mi sono mai sentita così piena in tutta la mia vita, sono onorata di essere il Suo sborratoio e spero che la prossima volta si inventi qualcos'altro per umiliarmi e farmi godere così tanto.
Spero sinceramente che Lei stia bene e che la sua vita sia serena.
Un sorriso.