Guernica

Pablo Picasso

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  1. MelancholySam
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    Olio su tela - 349×776 cm - Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid



    Guernica di Pablo Picasso è uno dei dipinti più famosi del mondo, oltre che uno dei più importanti capolavori realizzati dall’artista spagnolo. L’aspetto curioso però è legato al fatto che pur essendo un dipinto universalmente noto ed amato, non è molto chiaro il significato dei vari personaggi ed elementi inseriti nella scena.

    E' ispirato al bombardamento della città basca di Guernica avvenuto nel 1937 ad opera dell’aviazione tedesca durante la guerra civile spagnola. Il bombardamento avvenne in un giorno di mercato, il giorno in cui dalle campagne vicine affluivano tante persone, e questo aumentò notevolmente il numero di vittime tra la popolazione.
    Venuto a conoscenza dell’episodio, Picasso volle esprimere la sua rabbia e far conoscere al mondo le atrocità che avvenivano nel suo paese, con un’opera che avrebbe presentato all’esposizione mondiale di Parigi nel padiglione spagnolo.
    Al di là delle possibili interpretazioni delle varie figure, Guernica esprime con forza e mostra gli orrori della guerra. Di fatto è un’opera senza tempo che si potrebbe applicare a tutte le guerre. Ma proviamo comunque ad esaminare i vari dettagli per una possibile interpretazione.

    -L’utilizzo dei colori: il quadro è sostanzialmente monocromo, chiaro riferimento alle foto dell’epoca che erano sviluppate in bianco e nero, un po’ come se si trattasse di un documento, di una testimonianza diretta. Ma non solo. L'artista ha deciso di eliminare del tutto la gioia dei colori come manifestazione del lutto cittadino e mondiale.

    -La scena: si svolge in una strada o in una piazza della città di Guernica. Per quanto stilizzati si vedono case e palazzi in fiamme a causa delle bombe. Seguendo la direzione di lettura canonica da sinistra a destra si incontra:
    1) una donna che urla di dolore con in braccia il figlioletto morto. Ricorda le rappresentazioni della Pietà con la Madonna che tiene in grembo Cristo appena deposto dalla croce. L’immagine è piuttosto forte grazie sopratutto al collo e alla testa che si allungano verso il cielo, non si capisce se in un’invocazione o in un’imprecazione verso un nemico che non si vede direttamente ma si percepisce.
    2) un toro, e due possibili interpretazioni del tutto divergenti. Potrebbe simboleggiare il popolo spagnolo (non a caso tuttora la sagoma stilizzata del toro rappresenta la Spagna) che assiste impotente a questo scempio oppure il toro è il nemico, è la causa del disastro, la brutalità (non a caso nei molti disegni preparatori Picasso ha realizzato anche l’immagine del minotauro, la creatura mezzo uomo, mezzo animale).
    3) un cavallo agonizzante che si contorce dal dolore delle ferite e rappresenta l’umanità sofferente. Altra interpretazione è quella di un riferimento alla corrida, dove in una delle varie fasi i cavalli entrano nell’arena con i picadores e spesso vengono incornati dal toro.
    4) un soldato caduto, riferimento ai soldati spagnoli fedeli alla repubblica e morti durante la guerra.
    5) una lampadina elettrica, che rappresenta con tutta probabilità il sole, ma potrebbe anche essere un occhio che osserva.
    6) una donna con la lampada in mano che cerca di illuminare la scena rappresenta la verità che deve far luce sull’accaduto per renderlo visibile a tutti: tutti devono conoscere le atrocità che vengono commesse in Spagna.
    7) un’altra donna sembra rialzarsi da terra e guarda verso il cielo per capire cosa sta succedendo. Viene associata alla saggezza o alla scienza: cerca la luce e guarda verso l’alto. In altre parole cerca qualcosa che la aiuti a capire questo disastro.
    8) una donna che muore bruciata a causa delle fiamme che avvolgono anche la sua casa. Il riferimento artistico qui va alle immagini della Maddalena ai piedi della croce, o nel compianto di Cristo, quando manifesta il suo dolore alzando le braccia al cielo in segno di disperazione.

    Al di là delle molte possibili interpretazioni delle singole figure, Picasso in Guernica comunica in modo immediato l’orrore e la sofferenza provocati dalla guerra, da qualsiasi guerra e probabilmente la sua genialità sta anche in questo: nell’aver creato, pur facendo riferimento ad un fatto storico ben preciso, un capolavoro che parla un linguaggio valido in ogni tempo e in ogni luogo. In Guernica c’è una confluenza in una sola immagine di una pluralità di momenti della percezione, che corrisponde ad altrettanti punti di vista, al fine di ottenere una visione complessiva.
    Le figure scelte da parte dell'artista sono rappresentate da tanti punti di vista, senza, però, che nessuno abbia il predominio. Picasso vede tutto da sopra, da sotto, dall’interno e dall’esterno: in tal modo alle tre dimensioni del Rinascimento Picasso ne aggiunge una quarta, il tempo della coscienza. Rompe con la prospettiva rinascimentale ed annulla le differenze tra i pieni e i vuoti, nel senso che l’immagine si compone di una serie di piani solidi che si intersecano secondo angolazioni diverse. Ogni angolazione raprresentata è il frutto di una visione parziale, per cui anche lo spazio si satura di materia, annullando la separazione tra un corpo e un altro.
     
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    Picasso non mi è mai piaciuto, è più forte di me, ha uno stile che mi innervosisce solo guardarlo xD
     
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1 replies since 18/12/2012, 19:00   57 views
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