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†_Balthier_†.
Come affrontare la precarietà
I consigli degli psicologi per reagire in modo costruttivo all'instabilità lavorativaInstabile, temporaneo, incerto. In una parola: precario. Lo spettro del licenziamento come la vita passata in una gimkana tra contratti a progetto o a termine può ingenerare una vera sindrome, che gli psicologi hanno definito «sindrome da lavoro precario». I sintomi? Tachicardia, insonnia, dermatiti, dolori articolari, disturbi gastrointestinali e tensione che, se trascurati, possono spianare la strada a forme preoccupanti di depressione.
Qualche piccolo accorgimento utile a farti ritrovare il tuo equilibrio interiore c'è. Continua a leggere i consigli degli esperti per affrontare la precarietà.
Evita di fare la vittima
Non credere che le cose vadano male solo a te. Questo atteggiamento ti fa chiudere e deprimere, invece di cercare delle soluzioni.
Impegnati
Non dimenticare che le persone che valgono, alla fine, riescono ad avere successo nel lavoro come nella vita. Se continui a impegnarti, questo potrebbe succedere anche a te.
Impara dai tuoi errori
Non avere paura di sbagliare. Conoscere i tuoi punti deboli può servirti per rinforzarli e correggerli. Valorizza le tue risorse
Non focalizzarti solo sugli aspetti problematici della tua vita. Pensa, invece, soprattutto alle tue qualità e agli aspetti positivi del tuo vissuto.
Organizza il pensiero in maniera positiva
Cerca di vivere le emozioni di ogni momento e valorizza al massimo le tue piccole conquiste quotidiane: ti aiuterà a rigenerarti. Pensare solo alle preoccupazioni non ti aiuta. Prendi energia da quello che più stimola le tue emozioni e che più ti piace.
Cura il tuo riposo per ricaricare le energie
Cerca di dormire bene la notte e fai attenzione all'alimentazione. In più non dimenticare di fare regolarmente attività fisica e, se possibile, esercizi di rilassamento e di respirazione durante il giorno..