Tradimento? Lo aiuta la tecnologia

Tradimento? Lo aiuta la tecnologia
Avventure e "storielle" sono facilitate dall'uso quotidiano di strumenti tecnologici a nostra disposizione




Gli uomini sono infedeli per definizione. Ma tradiscono con donne. Il tradimento, pratica antica e mai fuori moda, coinvolge entrambi i sessi. E si rinnova con gli anni che passano.

Finiti i tempi dei tanto “romantici” Motel fuori mano e dell’amante nascosto dentro l’armadio, oggi alla scappatella viene in aiuto la tecnologia, gioia e dannazione delle nuove generazioni. Ed ecco che dalle prime chat di una quindicina di anni fa, passando per i social network, fino ad arrivare ai nuovi telefonini, spuntano le occasioni che fanno l’uomo ladro, o meglio traditore.

Spesso in assenza del corpo, non più necessario per “rapporti virtuali”, il tradimento viene facilitato da messaggi che possono essere cancellati con facilità, mail con password inaccessibili alle migliori menti investigative, foto in grado di scomparire in pochi secondi.

Persino la lista chiamate del cellulare, un tempo prova inoppugnabile di infedeltà, può essere modificata a nostro piacimento. Per non parlare del temuto localizzatore gps dei più avanzati smartphone: l’opzione “off” richiede un solo click.

Le infinite possibilità serviteci su un piatto d’argento da computer, cellulari, palmari, navigatori e tablets, rendono tutte noi possibili traditrici. Basta farci la mano e il gioco è fatto: un incontro con il collega che ci attrae dal primo giorno di assunzione? Un aperitivo in compagnia di un testardo pretendente a cui vogliamo cedere? Nulla di più semplice. Basta mettersi d’accordo con un’amica, armeggiare con i nostri telefonini e magari registrare qualche voce conosciuta fuori campo per passarla liscia.

Ma il tradimento facile ha lo stesso sapore di quello tradizionale? Questione di gusti.