Il sesso? Si fa in aereo

Il sesso? Si fa in aereo
Fare l'amore in luoghi insoliti è ormai un must! Sapevi che, per esempio, per 400 dollari puoi dare sfogo alla tua passione su di un aereo privato. Ecco le gioie del sesso ad alta quota...




Era ormai chiaro già da tempo ma ora è ufficiale: il sesso tra le lenzuola di lino è decisamente fuori moda. Almeno che lino non lo si scriva con la maiuscola e che il signore in questione non sia un grande amatore. Esclusa questa alquanto rara eccezione fare l’amore nel proprio letto è diventato comodo al punto che più di una coppia ha cominciato a considerare la propria camera solo ed esclusivamente come un luogo in cui dormire.

Il risultato è che il sesso in auto non è più una necessità ma un vezzo, che le acrobazie da doccia sono un must considerato quasi obsoleto persino dalle educande e che si è sempre in cerca della nuova posizione da sperimentare, del gioco erotico da provare.

Ultimo arrivato sul viale della perdizione è il sesso in aereo. Non quello classico, consumato in bagno in velocità sperando che nessuno se ne accorga. Quello offerto dalla Flami cngo Air, compagnia americana dell’Ohio (Cincinnati) è un piacere assai meno galeotto: per “soli” quattrocentoventicinque dollari si può affittare un Cessna con tanto di cioccolata, champagne e un pilota molto discreto. Il volo, privatissimo, ha la durata complessiva di sessanta minuti e a quanto pare è subito entrato a far parte dei desideri di molte coppie dato che all’apertura ne sono stati prenotati otto in un sol giorno. Non male in tempo di crisi.

In attesa di scoprire se il sesso in volo diventerà una pratica diffusa anche qui in Italia le domande impazzano. Se sull’aereo vi è una piccola alcova cosa cambia tra questa cabina e il letto di casa? Il piacere del sesso in aereo non era del rapporto fugace con cui si dà sfogo ad una fantasia nonostante la paure di essere scoperti? Presto pubblicheranno un apposito kamasutra? Se il pilota inserisce il pilota automatico è possibile dar vita ad un triangolo? E, infine, prima o poi qualche coppia inserirà il grazioso dono nella propria lista di nozze?

Si potrebbe dire “ai posteri l’ardua sentenza”, ma forse detti posteri saranno troppo occupati a sperimentare la passione in astronave per curarsi di così puritani interrogativi.