Esistono davvero due tipi di orgasmo?

Esistono davvero due tipi di orgasmo?
Utile o inutile? Vaginale o clitorideo? Possibile per tutte o una chimera per alcune? L'orgasmo è un vero e proprio mistero. Una ricerca recente ha scoperto come confermare che ne esistono due tipologie




Tu ci credi a Babbo Natale? E all’orgasmo femminile? Quando si parla di donne e piacere, e di tutto quanto è ad esso connesso, spesso è questo l’atteggiamento. Come se non ci fosse niente di scientifico, come si stesse rincorrendo una chimera a metà tra l’ammissione di finzione di qualcuna e il dubbio che forse non siano state troppo sincere neanche le altre. Alcuni, probabilmente, troverebbero più semplice risolvere il mistero dei Templari. Eppure la scienza non si arrende e intrepida continua a studiare il copro delle donne dimostrando, quantomeno, una notevole forza di volontà.

Dunque le ultime notizie dal fronte vogliono che sia stata provata ufficialmente l’esistenza di ben due tipi di orgasmo femminile: quello vaginale e quello clitorideo. Infatti nonostante esistano medici come il ginecologo francese Odile Buisson pronti ad affermare che la parete anteriore della vagina sia connessa con le parti interne del clitoride, per cui stimolare l’una senza attivare anche l’altro sarebbe praticamente impossibile, gli studi condotti da Barry Komisaruk della Rutgers University sembrano affermare che le zone del cervello attivate durante questi due modi di provocare piacere siano ben diverse. Dai risultati di una risonanza magnetica è emerso infatti che alla stimolazione di clitoride, collo dell’utero e vagina corrisponde l’attivazione di aree cerebrali vicine ma diverse, sovrapponibile solo in parte come un grappolo d’uva. Tali risultati hanno portato Komisaruk a dichiarare: "Se la stimolazione della vagina sta semplicemente lavorando per via delle stimolazioni del clitoride, la stimolazione vaginale e la stimolazione del clitoride dovrebbero attivare esattamente la stessa area della corteccia sensoriale. Ma non lo fanno".

Dunque l’esistenza di ben due orgasmi sembra sia stata confermata. L’utilità di questa scoperta, però, è ancora tutta da comprendere: persino gli esperti sono concordi nell’affermare che non importa da cosa dipenda il piacere che si prova, ciò che conta è riuscire a conoscersi abbastanza in modo da godersi a pieno la propria sessualità in maniera libera e serena.