Quando il sesso è un problema

Anche fare l'amore può essere un problema se il rapporto non è vissuto in maniera del tutto serena. Ecco cosa accade quando l'amore fa male

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    Anche fare l'amore può essere un problema se il rapporto non è vissuto in maniera del tutto serena. Ecco cosa accade quando l'amore fa male




    A volte è colpa dell’educazione ricevuta. Altre del cattivo rapporto con sé stesse, col proprio corpo. Altre ancora un partner poco sensibile ha fatto danni invisibili ma non per questo meno preoccupanti. Per questi e per diversi altri motivi le donne che no vivono il sesso con serenità sono davvero molte. Timorose, spesso a disagio, definite “fredde” non sempre a ragione queste donne vivono il sesso male al punto da non riuscire neanche a confidarsi con qualcuno.

    Il primo ostacolo che deve affrontare chi ha un cattivo rapporto con la camera da letto è, appunto, il silenzio. Non parlare ha un effetto devastante: isola, aumenta le insicurezze e, soprattutto, aggrava la situazione anche a livello fisico impedendo di provare piacere. Ciò che spesso accade in questi casi, infatti, è l’attivazione di un circolo vizioso per cui l’ansia di determinati momenti è tale da provocare un irrigidimento del corpo potente al punto da poter rendere il rapporto doloroso, creando così un precedente che rende il pensiero di fare sesso ancor più problematico. Non che nell’abito psicologico, sia affettivo che emotivo, le cose vadano meglio. La solitudine arriva ad essere forte al punto da poter recidere i legami col partner o, addirittura, da riuscire ad impedire la loro creazione. Un percorso d’amore, infatti, passa anche e sempre attraverso il corpo. E non stiamo solo parlando dell’amore nei confronti del proprio partner, ma anche di quello che si dovrebbe provare per sé stessi rendendo il piacere un obiettivo da raggiungere e non qualcosa da temere o di cui vergognarsi.

    Non solo: ammesso che non si arrivi agli estremi appena descritti il problema della sessualità vissuta nel modo sbagliato non è comunque da sottovalutare dato che spesso sfocia in quel che comunemente chiamato “cattivo sesso”. Non lasciarsi andare, non sperimentare, non vivere a pieno la propria sessualità fa sì che avere rapporti possa diventare noioso e, quindi, che non ci si misuri mai col vero e proprio nocciolo del problema ma solo con una delle sue conseguenze.

    In questi casi, allora, non rimane che parlare. Con un amica, col proprio uomo, con uno specialista; meglio se con tutte e tre queste figure. Aprirsi è il primo passo per sciogliere quei nodi che rendono la passione un momento traumatico riappropriandosi del proprio diritto ad una sessualità vissuta liberamente e, per questo, sana.


     
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