Monogamia: droga o istinto?

Monogamia: droga o istinto?
Sapevate che la fedeltà dipende essenzialmente dall'effetto che ha l'amore sul nostro cervello? Ecco lo studio




Che il sesso senza amore fosse possibile lo sapevamo già anche senza l’ausilio della scienza. Per questo sapere con certezza che lo stimolo del sesso e quello dell’innamoramento riguardano due aree ben distinte del cervello non solo non stupisce ma, volendo, lascia quasi indifferenti. Il punto è, però, che non è semplicemente così.

La novità sta nel fatto che mentre l’area attivata dal desiderio sessuale viene accesa da piaceri intrinseci che hanno valore sul momento, come mangiare per esempio, quella legata all’amore entra in gioco quando i soggetti associati al piacere hanno valore di per sé a prescindere dalla loro presenza. In altre parole l’amore genera una dipendenza anche in assenza dell’amato/a non per quel che vale di per sé ma per la sensazione che rievoca esattamente come una droga. Ad affermarlo è una ricerca svolta da un gruppo internazionale di scienziati coordinati dallo psicologo Jim Pfaus della Concordia University canadese.

Stando a questo studio a livello neurologico il sentimento amoroso è legato all’area dello striato: la stessa delle sostanze stupefacenti. Il che, peraltro, finalmente spiegherebbe come mai è così difficile superare una rottura anche quando è cristallino che le cose non stanno andando nel modo giusto. C’è di più però. Effetto collaterale di questa particolare droga sarebbe la monogamia, dovuta essenzialmente al fatto che, mentre sono impegnate a generare assuefazione, le frecce di Cupido spengono determinati altri percorsi cerebrali legati alla conquista, cosa che non accade affatto quando in gioco c’è solo il desiderio fisico.

Dunque potenzialmente siamo tutti fedeli e monogami per via della dipendenza generata dai sentimenti. Messo su questo piano il tradimento significa una sola cosa: mancanza d’amore. La scienza ha privato i fedifraghi di tutto il mondo di ogni tipo di attenuante o forse alcune variabili sono così profondamente umane da non poter essere spiegate in modo così razionale?