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La filastrocca di Pinocchio: 01 - La prima fuga
Gianni Rodari
Qui comincia, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio,
burattino famosissimo
per il naso arcilunghissimo.
Lo intagliò Mastro Geppetto,
falegname di concetto
ma più taglia - strano caso! -
e più lungo cresce il naso.
Lavorando poi di fino
fa le mani il burattino
che issofato dalla zucca
gli rapina la parrucca.
Anche i piedi fa al monello
il paziente vecchierello
e schivando i colpi bassi
gli insegnava i primi passi.
Ma Pinocchio infila l'uscio
- Salve, - strilla, - io me la sguscio!
e Geppetto invan minaccia:
- Torna subito birbaccia!
Per disdetta in mezzo al vicolo
sta un gendarme a perpendicolo
che pel naso te lo acciuffa
e severo lo rabbuffa.
Per salvarsi quello inventa
che il patrigno lo tormenta:
"Son scappato, gente buona,
perchè il brutto mi bastona!"
La bugia fa un triste effetto:
in prigion ci va Geppetto,
accusato là per là
di sevizie e cudeltà.
La filastrocca di Pinocchio: 02 - I piedi in fumo
Gianni Rodari
Qui continua l'avventura
di Pinocchio testadura.
Di ritorno alla casetta,
trova il Grillo che l'aspetta
e gli tiene un bel sermone
con infausta conclusione:
- Brutta fine, presto o tardi,
tocca ai discoli bugiardi.
- Un grillaccio! - fa il monello -
parla un po' col mio martello!
Vedi tu che fine tocca
a chi troppo apre bocca.
Corre quindi al focolare,
l'appetito per calmare:
ma il paiolo, ahimè, è dipinto,
e anche il fuoco è un fuoco finto...
Sta però fra l'immondizia
un ovetto: che delizia!
In padella od in frittata
la merenda è assicurata.
Rompe il guscio il burattino
e dall'uovo ecco un pulcino
guizzar via, strizzando l'occhio:
"Tante grazie, sor Pinocchio!".
Affamato, disperato
va a bussar dal vicinato,
ma il vicino dal terrazzo,
gli regala un freddo guazzo.
Su un caldano, come vedi,
asciugar si volle i piedi:
ed i piedi si asciugarono...
anche troppo... e s'incendiarono.
La filastrocca di Pinocchio: 03 - A scuola o a teatro?
Gianni Rodari
Di Pinocchio testadura
qui continua l'avventura.
Al piangente figlioletto
rifà i piedi il buon Geppetto.
Giura quindi il burattino
abbracciando il suo babbino:
"Cambio vita,a scuola vò:
giorno e notte studierò!".
Per pagare l'abbiccì
la giacchetta, ahimé sparì...
Trema, ha freddo il legnaiolo,
ma contento è il suo figliolo.
Mentre a scuola, a precipizio,
va il discepolo novizio,
d'improvviso eccheggia e tuona
una musica birbona.
A godersi i burattini
corron frotte di bambini.
Già Pinocchio pensa, scaltro:
"Andrò a scuola doman l'altro".
A Geppetto un nuovo torto
fa il monello malaccorto:
ma è scusato almeno un poco
ché il teatro è un gran bel gioco...
La filastrocca di Pinocchio: 04 - Mangiafuoco
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'ochio
l'avventura di Pinocchio,
che alla scuola, si capisce
il teatro preferisce.
Scopron tosto il burattino
Pulcinella e Arlecchino:
"Vien da noi, caro fratello,
se di legno è il tuo cervello!".
Già Pinocchio guizza e salta
sulla scenica ribalta.
Baci, abbracci, chiasso, festa,
mentre il pubblico protesta.
Il bel gioco dura poco,
ecco il truce Mangiafuoco:
gran gigante e gran barbone
del teatro era il padrone.
Con l'intruso egli progetta
di arrostirsi la cenetta:
- Buon legname... Stagionato...
per l'arrosto, il più indicato.
Arlecchin preg in ginocchio:
- Per pietà, salvi Pinocchio!
Mangiafuoo, lì per lì,
si commuove: - Etcì etcì!
- Per accendere il camino
bruceremo l'Arlecchino!
Ma Pinocchio grida: - Mai!
Me soltanto brucerai.
Si commuove a tanto amore
il gigante di buon cuore:
- Via, pazienza, etcì, etciò,
carne cruda mangerò.
La filastrocca di Pinocchio: 05 - La Volpe e il Gatto
Gianni Rodari
Qui ritorna, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio.
Mangiafuoco, col perdono
scudi cinque gli dà in dono.
"Da Geppetto correrò
e contento lo farò..."
Ma per via l'hanno distratto
Donna Volpe e Messer Gatto.
Mentre insieme all'osteria
stanno in gaia compagnia,
tien la Volpe al burattino
un discoro truffaldino:
"Cinque scudi, chi rifletta,
son ben misera sommetta...
Facci crescere la pianta
e ne avrai più millanta!".
"Ne avrò minimo un milione!"
pensa il bravo credulone
e di notte, arcicontento
vola a far l'esperimento.
Ma in agguato sui sentieri
stan due loschi masnadieri
che gli gridano: "Alto là!
I tuoi scudi sputa qua!".
Per sfuggire a un tal duetto
dietro front fa il poveretto:
corre, salta, balza, inciampica,
sovra un pino alfin s'arrampica.
Ma del pino i suoi nemici
tosto incendian le radici.
Di Pinocchio che sarà?
Volta il foglio e si saprà.
La filastrocca di Pinocchio: 06 - La bambina dai capelli turchini
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'cchio,
l'avventura di Pinocchio:
di arrostire in cima a un pino
non ha voglia il burattino...
Spicca un salto dalla vetta,
se la batte più che in fretta
e fa prendere anche un bagno
alla Volpe e al suo compagno.
"La c'è gente... Se ci arrivo
sono salvo, sono vivo."
"Ehi, di casa, siate buoni,
nascondetemi ai predoni!".
Bussa e bussa, alla casina
s'è affacciata una bambina.
Tiene gli occhi dolci e belli.
Son turchini i suoi capelli.
Ma i malandrini lo catturano,
lo minacciano e torturano:
"E' finita ormai la corsa:
qua la vita o qua la borsa!".
Detto fatto te lo prendono,
a una quercia te lo appendono!
"Per domani morirai
e gli scudi sputerai!".
A Pinocchio il falco vola,
scioglie il nodo dalla gola.
Vive? E' morto il nostro amico?
volta il foglio e te lo dico.
La filastrocca di Pinocchio: 07 - Il naso s'allunga
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che Medoro, di volata
porta in salvo dalla Fata.
In un candido lettino
si depone il burattino.
Tre dottori in chirurgia
studian se morto sia.
Dice il corvo alla civetta:
"Seppelliamolo in gran fretta"!.
Ma il buon Grillo parla allora
di Geppetto che s'accora,
e pel mondo tutto solo
va cercando il suo figliolo.
Piange il bimbo con trasporto...
e se piange... non è morto.
Un'amara medicina
gli vuol dare la fatina,
ma Pinocchio strilla: "Ohibò!
io piuttosto morirò!".
Nella stanza si prepara
in un attimo la bara
e il monello, al visione,
manda giù la sua pozione.
Degli scudi che non vede
la Fatina poi gli chiede.
"Ah, gli scudi... li ho perduti!
Col citrato li ho bevuti!"
Ma all'inutile bugia
tosto il naso fa la spia...
Nasi lunghi ce n'è tanti:
questo batte tutti quanti.
La filastrocca di Pinocchio: 08 - Il campo dei miracoli
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio:
piange e strilla il burattino
che rivuole il suo nasino.
Chiama allor la buona Fata
mille picchi all'adunata:
"Si rosicchi, ad un mio segno,
la proboscite di legno".
Torna il naso eccezionale
a grandezza naturale:
per la gioia il suo padrone
alla Fata dà un bacione.
Svelto poi come un diritto
vola in cerca di Geppetto,
sogna già di riabbracciarlo,
d'ogni pena consolarlo.
Ma nel bosco incontra ancora
una coppia traditora
e ricasca nel tranello
l'inguaribile monello.
"Siamo giunti, questa qua
dei Citrulli è la città,
dove i poveri son micchi
ed i furbi sono ricchi."
Ecco fatto, lo sventato
il suo bene ha seminato.
Che portento nascerà?
Volta il foglio e si vedrà.
La filastrocca di Pinocchio: 09 - In prigione
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che riposa nel suo letto
senza il minimo sospetto.
Mentre sogna, il grullerello,
di ducati un alberello,
lo deruban di soppiatto
Donna Volpe e Messer Gatto.
Dà Loreto, con malizia,
a Pinocchio la notizia:
"Del tesor due buoni amici
ti han lasciato le radici...".
Va l'afflitto a far lamento
dell'infame rubamento:
va a lagnarsi col pretore,
ch'è un gorilla di buon cuore.
Con saggezza e con prudenza
lo scimmion dà la sentenza:
"Ti sei fatto derubare?
Fil dritto al cellulare".
O giudizio sorprendente:
va in prigione l'innocente...
E in prigione, ahilui, rimane
mesi quattro ad acqua e pane.
A salvarlo un'amnistia
vien alfin di prigionia:
escon ladri con furfanti,
e Pinocchio esce tra i tanti.
Per tornare dalla Fata
egli spicca una volata.
Viva ancor la troverà?
Volta il foglio e si saprà.
La filastrocca di Pinocchio: 10 - In trappola
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che tornando dalla Fata
trova, ahilui, la via sbarrata.
Ha negli occhi il fuoco acceso
il Serpente lè disteso
e la coda, nientemeno,
manda fumo più d'un treno.
Finalmente il burattino
vede spegnersi il camino
e s'accinge per l'appunto
a saltare oltre il defunto.
Ma il pitone è un gran furbone,
ecco inarca il suo groppone
e nel fango in modo buffo
va Pinocchio a fare un tuffo.
Il Serpente a tal spettacolo
tanto ride che... miracolo!
Una vena gli si strappa...
scoppia... muor!.. Pinocchio scappa.
Per calmare l'appetito
una vigna è un dolce invito,
ma una trappola birbona
il ladruncolo imprigiona.
A una lucciola la mano
per aiuto tende invano:
"Per i ladri, in fede mia,
non ho molta simpatia...".
Il padrone della vigna
soddisfatto qui sogghigna:
"Eri tu, non le faine,
a rubarmi le galline!".
La filastrocca di Pinocchio: 11 - Le faine
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
ch'è finito prigioniero
d'un padrone assai severo.
"Il mio cane stamattina
mi morì di scarlatina:
il suo posto prenderai
ed ai ladri baderai".
Le delizie del collare
or Pinocchio ha da provare
e accucciato nel casotto
fa da cane poliziotto.
Quando scocca mezzanotte,
caute, caute e ghiotte ghiotte
di galletti e di galline
si fan vive le faine...
che propongono un baratto
al guardiano stupefatto:
"Avrai gratis un cappone
se non svegli il tuo padrone."
"Son d'accordo, non abbaio,
presto, entrate nel pollaio...".
Dice astuto il burattino
al quartetto malandrino.
Ma il pollaio svelto serra,
le faine vi rinserra
e abbaiando a perdifiato
dà l'allarme al vicinato.
Grandi onori gli procura
dei ladroni la cattura
e din premio gli ridà
il padron la libertà.
La filastrocca di Pinocchio: 12 - Pinocchio vola
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che ricerca la casina
dell'amabile fatina.
Ma la Fata, poveretta,
da gran tempo non l'aspetta:
sotto un pino cupo e nero
giace morta al cimitero.
Mentre piange il burattino
un Colombo gli è vicino:
"Sei Pinocchio? O finalmente!
Ti ho cercato lungamente.
...Tristi nuove ho di Geppetto:
sulla spiaggia il poveretto
sta una barca a fabbricare
per cercarti in mezzo al mare".
Del colombo sulla groppa
fra le nuvole galoppa...
Fu Pinocchio, in conclusione,
a inventare l'aviazione?
Dell'Oceano sulla riva
la volante coppia arriva.
Ma Geppetto è ormai lontano,
dove infuria l'uragano.
Dallo scoglio, disperato,
già Pinocchio s'è tuffato.
Volta il foglio e ti dirò
quel che poi gli capitò.
La filastrocca di Pinocchio: 13 - Pinocchio ritrova la Fata
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura du Pinocchio
che tuffatosi nel mare
va Geppetto a ricercare.
Nuota e nuota, stanco rotto
tocca alfine un isolotto
e un Delfin la via, cortese,
gli additava del paese.
E' dell'Api la città
molto rara in verità:
qui oziosi e sfaccendati
al digiuno son dannati.
Chiede un soldo per buon cuore
il monello a un muratore.
"Se mi porti la calcina..."
"Ma è pesante..."
"Allor, cammina..."
Una donna alfin, vedete,
ha pietà della sua sete:
"Anche un pranzo aver potrei
se la brocca porterai".
Non stupite a tal spettacolo:
l'appetito fa il miracolo
e Pinocchio, per mangiare,
si rassegnaa lavorare.
Terminata la cenetta
vuol dir grazie alla donnetta.
Alza gli occhi... O meraviglia!
E' la Fata, o le somiglia?
"Mia Fatina,ti ho trovata!
Eri morta e sei rinata!
"Con te sempre resterò..."
Sarà vero oppure no?
La filastrocca di Pinocchio: 14 - Battaglia sulla spiaggia
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che promette alla Fatina:
"Andrò a scuola ogni mattina!"
E diventa veramente
una perla di studente
che per voglia di studiare
fa i compagni sfigurare.
Ecco gridasi stamane:
"E' arrivato il pescecane!"
Tosto al mar vanno i più scaltri
e Pinocchio va con gli altri.
Ma lo squalo... è un'invenzione
per burlare lo sgobbone:
"Hai la scuola marinato!
Anche tu sarai bocciato!"
E qui luzzi, parolacce,
scherzi, smorfie con boccacce,
già divampa la battaglia:
fanno i libri da mitraglia.
Un guerrier cade svenuto:
"Mamma, muoio...Aiuto ...Aiuto..."
Spaventati dal malanno
tutti a gambe se la danno.
Sol Pinocchio da conforto
al ferito che par morto
e in quell'atto - sventurato! -
dai gendarmi è catturato.
Grida invano il burattino:
"No, non sono un assassino!".
... Volta il foglio per sapere
come andrò col brigadiere.
La filastrocca di Pinocchio: 15 - Pinocchio salva Alidoro
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
arrestato ingiustamente...
(spesso accade all'innocente...)
Sulla via della prigione
soffia un vento strapazzone,
che volare fa il cappello
dalla testa del monello.
"Sor gendarme, se è contento,
lo ripiglio in un momento..."
Lo ripiglio e ... gambe in spalla!
schizza via come una palla.
Di inseguir tal corridore
ai gendarmi manca il cuore,
quindi aizzano un mastino
perchè acciuffi il burattino.
Alidoro - il nome è questo
dal mastino tanto lesto -
corre, vola ... ma Pinocchio
salta in mar come un ranocchio.
Dalla foga trascinato
anche il cane s'è tuffato,
ma nuotare, ahilui, non sa,
beve, annaspa, affoga già.
Del nemico, con coraggio,
va Pinocchio al salvataggio:
per la coda te lo afferra
e lo porta sino a terra.
Alidoro - e si comprende -
molte grazie allor gli rende:
"Forse un dì t'incontrerò
e il favor ricambierò".
La filastrocca di Pinocchio: 16 - Pinocchio e il Pescatore Verde
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che dal mar scorge, distante
una grotta fumicante.
Dov'è fumo, c'è anche fuoco:
potrò alfin scaldarmi un poco".
Così pensa, ed alla costa
in pochi attimi s'accosta.
Ma ritrovasi ad un tratto,
sbalordito e stupefatto,
nel bel mezzo d'una rete
tra i colleghi che vedete.
Quindi appare un pescatore
tutto verde di colore
verdi gli abiti, la faccia,
i capelli e la barbaccia.
Nella grotta egli prepara
una cena molto rara
e tra un polpo ed un muggino
trova... il pesce-burattino.
Già Pinocchio pensa afflitto:
"O che morte, morirò fritto!".
Gli altri pesci infarinati
in padella son cascati...
Ma l'odor della frittura
trasvolò nell'aria pura.
Degli avanzi molto ghiotto
giunge... un cane poliziotto.
Sta Pinocchio, proprio in quella
per finir nella padella...
"Alidoro! Aiuto! Aiuto!"
vedrai poi quel ch'è accaduto.
La filastrocca di Pinocchio: 17 - Alidoro salva Pinocchio
Gianni Rodari
Qui continua l'avventura
di Pinocchio testadura
che in padella a capofitto
stava già per finir fritto:
ma Alidoro, il can mastino,
soffia al cuoco lo spiedino;
con un balzo quidi trotta
bel lontano dalla grotta.
- Alidoro, grazie assai!
- Fratel mio, che dici mai?
Tu dal mare mi salvati:
siamo pari, e questo basti!
Per tornar dalla Fatina
or Pinocchio s'incammina
mentre il cielo a pecorelle
versa l'acqua a catinelle.
Bussa e bussa... 'è affacciata
la portiera della Fata,
la lumaca Gambalesta
con un lume sulla testa.
"Lumachina, scendi in fretta..."
Passan l'ore, aspetta e aspetta...
Il monello si spazienta
e al portone un calcio allenta.
Ahi, nel legno il piede entrò
ed indietro non tornò:
mezzo in casa e mezzo fuori,
per Pinocchio son dolori...
"Verrà un fabbro a liberarti!
Mangia un po' per consolarti..."
... Ma la bella colazione
è di gesso e di cartone..
La filastrocca di Pinocchio: 18 - Lucignolo
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio:
la Fatina, sempre buona,
nuovamente lo perdona.
Il monello ora si pente,
è una perla di studente
e agli esami, con onore,
lo promuove il professore.
Per premiar tanto successo
la Fatina gli ha promesso:
"Più di legno non sarai,
un vero uomo diverrai!".
Dell'atteso avvenimento
è Pinocchio assai contento
e i compagni a festeggiare
pensa tosto d'invitare.
Tra i compagni il prediletto
è un astuto ragazzetto,
meglio noto con nomignolo
buffo invero di Lucignolo.
Ma Lucignolo, o disdetta,
il suo invito non accetta:
"Io vi lascio, cari sciocchi:
vo' al Paese dei Balocchi!".
"Che paese! Che abbondanza!
Tutto l'anno fai vacanza,
niente scuola né lezioni,
solo giochi ed attrazioni!".
"Ecco il carro pel viaggio...
Tu che fai? Vieni? Coraggio!".
Ma Pinocchio esclama: "Ohibò,
alla Fata che dirò".
La filastrocca di Pinocchio: 19 - Si parte!
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che un'ennesima occasione
mette in grande tentazione.
Ecco il carro che ogni mese
dei Balocchi va al paese:
di ragazzi è già strapieno,
ce n’è cento per lo meno.
Sta a cassetta, dolce e tondo,
un omino rubicondo
che a Lucignolo ben tosto
sulle stanghe trova posto.
Dice quindi il vispo omino
al dubbioso burattino:
"Se tu pure vuoi venire,
a cassetta puoi salire…
E Pinocchio sul momento
si decide al tradimento:
"Addio, Fata! Vengo anch’io,
ma viaggiando a modo mio.
Con perfetta esibizione
a un ciuchin balza in arcione,
ma la bestia si ribella
e lo scalcia dalla sella.
Stando a terra scopre che
quei somari han scarpe ai piè:
ciuchi rari, asini strani,
hanno scarpe da cristiani...
Monta alfin Pinocchio in groppa,
ma il ciuchin mentre galoppa
sembra dir nei suoi ritardi:
"Piangerai, ma sarà tardi!".
La filastrocca di Pinocchio: 20 - Il Paese dei Balocchi
Gianni Rodari
Qui continua l’avventura
di Pinocchio testadura
in viaggio – aprite gli occhi -
pel Paese dei Balocchi.
Nella notte il burattino
sente piangere un ciuchino,
ma a svelar questo mistero
manca il tempo per davvero:
ecco già la comitiva
nel fatal paese arriva
e l’accolgon urli e lazzi
di migliaia di ragazzi.
Che paese! Per la via
c’è un tal chiasso, un’allegria!
Far baldoria e confuzione
è la sola occupazione.
Qui si corre in bicicletta
là si salta e si sgambetta,
qui si recita, si balla,
si gareggia con la palla.
Nei teatri a tutte l’ore
c’è gran folla e buonumore;
per il più sopra la cassa
leggi: "Gratis qui si passa!”.
Libri, scuole ed insegnanti
son vietati a tutti quanti:
ogni giorno si fa festa
gente mia, che vita è questa!
Quando a sera il burattino
va a dormir nel suo lettino
stanco è, si, ma non si lagna
del Paese di Cuccagna.
La filastrocca di Pinocchio: 21 - Triste risveglio
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che un mattino si ridesta
con un certo mal di testa.
A specchiarsi nel catino
balza inquieto il burattino
e si scopre un morbo rato:
ha due orecchi da somaro!
Le ricopre prontamente
per uscire tra la gente
e Lucignolo, il compare,
va di corsa a visitare.
"Come stai, caro Lucignolo?
"Mi fa male il dito mignolo...
"Ah, perciò porti il berretto?
"Il dottore me l’ha detto...
"Decidiamoci, perbacco,
a gettar questo colbacco...
Ecco il vero, gente mia,
han la stessa malattia.
Sopravviene in quel momento
un fatal peggioramento
giù carponi son cascati
i due poveri malati.
E marciando, come vedi,
non più a due, ma a quattro piedi,
si trasformano i monelli
in due bigi somarelli.
Singhiozzando ora i meschini
mandan gemiti asinini:
e ragliando a sazietà
fanno in coro: "Ih, ah! Ih, ah!.
La filastrocca di Pinocchio: 22 - Pinocchio a paglia e fieno
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che un ciuchino è diventato
con l’amico sciagurato.
A trovarli con piacere
torna adesso il carrettiere,
che li liscia a meraviglia
e li lustra a brusca e striglia.
Alla fiera dei somari
fa l’omino buoni affari,
proclamando con gran chiasso:
"Ciuchi! Ciuchi a prezzo basso!".
Di Lucignolo l’acquisto
fa un padrone crudele e tristo,
che lo lega alla carretta
sempre a suono di bacchetta.
Di Pinocchio il compratore
è d’un circo il direttore,
che vuol far del burattino
un artista ballerino.
Or Pinocchio strilla e raglia
ché non vuol mangiar la paglia:
"Senti senti, spero almeno
che gradisca un po’ di fieno"!.
"Manco il fieno? Allora gusta
il sapore della frusta..."
E giù colpi sul groppone
di quel povero ghiottone.
Ma la fame è cosa triste
e nessun la resiste:
or Pinocchio, con gran pena,
mangia paglia a pranzo e a cena.
La filastrocca di Pinocchio: 23 - Spettacolo al circo
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che – per forza – è diventato
un somaro ammaestrato.
Questa sera dà spettacolo
il ciuchino del miracolo
ed il circo è zeppo già
di persone d’ogni età.
Sulla scena egli s’avanza
con sussiego ed eleganza
e sull’una e l’altra gamba
danza il valzer e la samba.
Ad un colpo di pistola
più non balla, più non vola:
finge d’esser moribondo...
Bravo! Applausi! Un finimondo.
Or Pinocchio ha da mostrare
che nei cerchi sa saltare
ma il pignone, sempre al trotto,
preferisce passar sotto.
Al gran salto l’indolente
si decide finalmente:
sbaglia il passo, casca giù
e non può rialzarsi più.
Vuol schiattare dal furore
del gran circo il direttore:
"Di uno zoppo che ne fo?
Forse venderlo potrò...".
Per due soldi l’ex artista,
esiliato dalla pista,
passa a un tal dal cuore duro
che vuol farsene... un tamburo.
La filastrocca di Pinocchio: 24 - Ai pesci non piace il legno
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
la sventura di Pinocchio:
la sua pelle oggi è richiesta
per suonarla il dì di festa.
Al padrone serve morto
il somaro poco accorto:
prima in mar lo affogherà
quindi poi lo spellerà.
Con un sasso attorno al collo
l’asinello casca a mollo
balbettando: "Glu, glu, glu,
questa volta resto giù!".
D’ogni parte, a mille a mille,
corron squali, tonni, anguille
a gustar quel rancio raro:
carne fresca di somaro.
In un attimo i ghiottoni
fanno l’asino a bocconi
tralasciando però il legno,
cibo insipido ed indegno.
Dormicchiava da un par d’ore
sugli scogli il compratore.
Quando alfin se ne ricorda
tira a sé la lunga corda.
Ma pescando un burattino
Vivo al posto del ciuchino
Si dispera e grida:
"Ohibò!
Il tambur come lo fo?
E Pinocchio, quel burlone:
"Picchierai sul tuo testone!
...Poi, ridendo a crepapelle,
porta in salvo la sua pelle.
La filastrocca di Pinocchio: 25 - Il Pescecane
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura in cui Pinocchio
sfugge al rischio poco bello
di finire tamburello.
Mentre a nuoto in mezzo al mare
va Geppetto a ricercare
scorge là, sull’isoletta,
una piccola capretta.
Misteriosa caprettina
dalla luna blu turchina,
che vuoi dir col tuo belato
al monello sventurato?
"Presto, vola, o sei perduto,
il gran mostro ti ha veduto:
è in agguato da stamane
il tremendo Pescecane!".
Quanta pena in quella voce!
Ma lo squalo è più veloce.
Più Pinocchio non gli scappa:
lo raggiunge e... se lo pappa
Nero più del nero inchiostro
È lo stomaco del mostro,
dove un tonno tutt’intero
già si trova prigioniero.
"Sor Pinocchio, riverito!
"Anche lei fu digerito?
Su, vediamo se ci riesce
di sortir da questo pesce...
Ma lontano un lumino
Fioco ammicca al burattino...
"Chi sarà? Vado a vedere.
"Vada, io resto.
"Addio!
"Piacere.
La filastrocca di Pinocchio: 26 - Pinocchio ritrova Geppetto
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio
l’avventura di Pinocchio
che nel ventre dell’immane
puzzolente Pescecane
chi m ai trova? Il buon vecchietto,
il suo babbo, il suo Geppetto!
Che al chiaror d’un lumicino
sta facendo uno spunto.
Figuratevi i bacioni,
le festose acclamazioni:
"Figlio mio, t’ho ritrovato!
Ora muoio consolato...
"Son due anni al calendario
che qui vivo solitario:
la mia barca naufragò
ed il mostro l’ingoiò.
"Quella volta, caro figlio,
andò a picco anche un naviglio:
si salvarono dai guai
tutti a nuoto i marinai,
"ma lo squalo in un boccone
inghiottì vele e timone,
sgranocchiando senza pena
scafo, ancora e catena.
"Per fortuna, figlio bello,
tra i rottami del vascello
trovai cibi e scatolame
per saziare la mia fame..."
Ma Pinocchio al suo papà
Vuol ridar la libertà:
"Presto, andiam vero l’uscita
ché qua dentro non è vita".
La filastrocca di Pinocchio: 27 - In fuga
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
che dal mostro addormentato
guida in salvo il babbo amato.
Dopo più d’un ruzzolone
nella pancia del bestione
si ritorna per fortuna
a vedere un po’ di luna.
Ma ad un tratto, ch’è accaduto?
Il sor pesce ha uno starnuto
ed in terra col babbino
rotolar fa il burattino.
Per uscire in alto mare
l’alpinismo c’è da fare,
valicando arditamente
l’alta vetta d’ogni dente.
Sorpassata una catena
già li attende nuova pena,
chè gli squali han da natura
una doppia dentatura.
Sulle spalle del figliolo
sale alfine il legnaiolo
ed un tuffo porta – oplà –
l’uno e l’altro in libertà.
"Babbo caro, tieni stretto!"
dice il figlio al buon Geppetto,
e l’audace nuotatore
senza fare alcun rumore
con lo stile delle rane
nuota attorno al Pescecane:
"Dormi pure, ch’io son desto!
Non svegliarti tanto presto!".
La filastrocca di Pinocchio: 28 - Grazie al Tonno
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l’occhio,
l’avventura di Pinocchio
per salvar papà Geppetto
nuota e nuota il poveretto.
Ma la riva non si vede
e Pinocchio è stanco ... cede ...
Per fortuna a mezza via
trova aiuto e compagnia.
Anche il Tonno, adesso adesso,
scappò via senza permesso
dal tremendo Pescecane
per cercare acque più sane:
dei tapini sente pena
e li prende sulla schiena.
Ah, che comodo, che bello
navigar su un tal battello!
In breve ora il Tonno arriva
col suo carico alla riva
ed in cambio dell’aiuto
non accetta che un saluto.
Quando il vecchio e il burattino
si rimettono in cammino,
sul sentier, mogi e tremanti
stan due strani mendicanti.
"Triste fine avete fatto,
Donna Volpe e Mastro Gatto...
Ma su allegri: ancora c’è
qualche sciocco come me".
Chi dà alloggio, o meraviglia,
di Pinocchio alla famiglia?
Ma guardate: è vecchio Grillo,
vivo, vegeto ed arzillo.
La filastrocca di Pinocchio: 29 - Pinocchio va a lavorare
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che al buon Grillo chiede un letto
per curar babbo Geppetto:
per il freddo e per la fame
s'è ammalato il falegname,
e non c'è pane né panna
nella misera capanna.
Va per latte il burattino
a bussar da un contadino,
e quel latte per pagare
dovrà il bindolo girare.
Con il bindolo che gira
su dal pozzo l'acqua tira:
cento secchi ne ha cavato
fin che il debito è pagato.
Di Pinocchio e del contratto
l'ortolano è soddisfatto:
"Del mio ciuco sei più forte!
Il meschino è preso a morte".
Nella stalla, in fondo in fondo,
sta il ciuchino moribondo...
Però scorge, da un sol occhio,
il nasone di Pinocchio.
"Son Lucignolo!" egli dice.
Quindi spira, l'infelice.
E Pinocchio all'amicone
dona un mesto lacrimone.
Col bicchier di latte pieno
torna a casa più sereno
ed al babbo giura qui:
"Al lavoro andrò ogni dì!".
La filastrocca di Pinocchio: 30 - Pinocchio lavora per tutti
Gianni Rodari
Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio
che guadagna assai quattrini
a far ceste e panierini.
Di sua mano, per Geppetto,
fabbricato ha un bel carretto
e lo porta a passeggiare
ogni sera in riva al mare.
"Col denaro risparmiato
voglio andar - dice - al mercato
per comprare da un mercante
un vestito più elegante."
Ma per via trova....indovina?
Quella vecchia Lumachina...
che a servizio ed a giocare
stava un tempo dalla Fata.
"La Fatina è all'ospedale
ha la febbre, sta assai male
e non ha, la poveretta,
da pagarsi almen la retta...".
"Lumachina, corri, vola,
non lasciarla dunque sola:
questi soldi le darai
e domani altri ne avrai.
Mezzanotte... il burattino
fa il centesimo:
quadagnare ora dovrà
per la Fata e per il papà.
Si addormenta, finalmente,
ma nel sogno vede e sente
la Fatina tutta azzurra
che qualcosa gli sussurra...
La filastrocca di Pinocchio: 31 - Chi ha fatto il miracolo?
Gianni Rodari
Qui per poco ancora dura
di Pinocchio l'avventura,
che dormendo sogna e sente
sussurrare dolcemente:
"La tua testa fu più forte
d'ogni colpo della sorte,
c'è un buon cuore nel tuo legno:
d'esser uomo ormai sei degno".
Dal bel sogno il sole in festa
coi suoi raggi lo ridesta.
Ma chi balza dal lettino
del nasuto burattino?
"Guarda, guarda, non c'è più
il mio naso a punta insù:
se lo specchio mi è sincero
son di carne, sono vero!".
Nella tasca del vestito
un tesoro chi ha cucito?
(certi sarti stanno, o gente,
nelle fiabe solamente...)
In tinello ecco Geppetto:
è guarito il buon vecchietto
e abbracciando il suo figliolo
torna a fare il legnaiolo.
"Della Fata fu un portento!",
dice il bimbo, arcicontento.
Ma di fate, ben si sa,
c'è oggigiorno scarsità:
il portento - aprite l'occhio -
l'ha operato il buon Pinocchio...
Tanto errò, soffrì, imparò,
che un vero uomo diventò.
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