Che fortuna l'alcol !

Che fortuna l'alcol !, Incesto Incestuoso.

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  1. Richard90
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    Inizio 1 Pt. :

    Mia madre non è mai stata una donna adorabile, sotto ogni punto di vista. Alcolizzata persa.
    Io figlio unico, con un padre che ci ha lasciati da anni ormai... ho sempre provato grande rancore verso il mondo, ma soprattutto verso mia madre, che non mi ha mai calcolato come figlio.
    A quei tempi avevo appena 18 anni, il famoso ragazzo di "primo pelo", inesperto nel settore "vita", e disperato perso nel mondo. Non andavo più a scuola e brancolavo nel buio, alla ricerca di un lavoro per mantenermi autonomamente; infatti cosi come si puo immaginare mia madre non è mai stata neanche un tipo tanto generoso.
    Ma di tutti i suoi difetti quello che ricordo estremamente bene e con una certa soddisfazione personale è che mia madre: era una gran Donna.

    Ma non inteso nel senso comune è che era semplicemente una gran troia. Diciamo un gran troia alcolizzata.

    Ogni sera tornavo a casa, stanco ma soprattutto stressato. Stressato perchè non ce la facevo più a vedere tutte quelle facce di cazzo dire : Non ci serve nessuno, oppure, Nessun posto libero per ora.

    Ma come ?!? avete un ristorante da gestire con si e no 2 chef e 3 camerieri e non potete trovare un buco per uno sfigato come me ?!?

    Ah giusto... quasi dimenticavo... uno sfigato come me, purtoppo per chi viene dai quartieri bassi è questo il trattamento.

    Cosi, tornavo a casa stremato mentalmente parlando, e ogni giorno osservavo il corpo di mia madre sbattuto sul divano con la solita bottiglia di Jack Daniel's mezza vuota. A dire la verità mia madre non ha mai retto l'alcol seriamente, dopo 6 anni di scolature varie si e no arrivava a metà bottiglia per andare in coma totale.
    Quel giorno io avevo una maledetta voglia di sfogarmi sessualmente parlando, dato lo stress della giornata. L'idea era quella di chiamare i pochi amici disponibili e di andare da qualche parte a rimorchiare, si lo so... come fanno i "morti di figa". Improvvisamente mi ricordai che non avevo un soldo nelle mie tasche, tral'altro bucate, non avevo i soldi persino per comprarmi un paio di jeans nuovi !.

    Cosi decisi di svegliare mia madre, e di chiedergli qualche spicciolo, pensai : io faccio cosi tanto per lei, se mi sgancia qualche bel foglietto di carta magari anche lei puo fare la sua fottutissima parte, almeno quando glielo chiedo io !.

    Cosi mi alzai e andai in soggiorno. Il soggiorno era stranamente sempre ordinato a differenza delle altre stanze della casa, soprattutto la mia camera. Non sono mai stato un maniaco della pulizia, però quando guardavo una stanza pulita e perfettamente in ordine mi sentivo bene, quasi sereno.

    Vidi subito mia madre sdraiata sul divano, notai che si era fatta la doccia come ogni sera prima di andare a dormire, o forse sarebbe meglio dire: svenire per via dell'alcol.

    Tentai di svegliarla scuotendola un po, ma allo stesso tempo scrutavo le goccioline d'acqua sul suo petto ed il suo bel corpicino coperto da una magliettina aderente, che faceva intendere molto delle sue forme. Conoscevo a memoria l'intimo di mia madre, dato che ero io a lavare spesso i miei ed i suoi indumenti.
    E dai pantolani del pigiama si intravedevano proprio le sue mutandine, che erano le mie preferite!.
    Un perizoma rosa, praticamente nella mia mano sembrava un filo più che un paio di mutande!.

    Mi piacevano molto perchè ogni tanto provavo ad immaginarle proprio su di lei, mia madre, che aveva proprio un bel culo sodo. Nonostante la vita sedentaria.

    In quel momento, già ingrifato da ore, mi venì in mente la malsana idea di toccarla, ma non per svegliarla si intende. E cosi mi fiondai a palpare la sua 3° di reggiseno, notando subito che non lo aveva, il reggiseno.

    Lo stupore e la felicità arrivarono a livelli mai raggiunti prima. Perizoma rosa, niente reggiseno, "bagnata al punto giusto", era come se il destino mi stesse dicendo di fare qualcosa di impronunciabile, come un incesto.

    L'eccitazione ormai prese il sopravvento totale, ed il mio pene ormai era pura roccia. Cosi, visto che le mutande mi stavano esplodendo lo tirai fuori, ed iniziai a masturbarmi davanti la faccia di mia madre.
    In poco tempo capii che il tutto sarebbe stato più eccitante se la punta del mio pene potesse sfiorare le sue carnose labbra, e cosi lo feci.
    Strusciai la punta del mio coso avanti e indietro più volte. Che bella sensazione pensai, ma quanto sarebbe meglio mettere la punta un po dentro la sua bocca ?. Tentai di aprirgliela delicatamente, non volevo assolutamente svegliarla per ovvi motivi, cosi spinsi leggermente sul mento e si aprì come per magia! o meglio la magia che avrei sentito io da quel momento in poi. Inserii la punta, sempre con delicatezza nella sua bocca e continuai a strusciare su e giu sulle sue labbra. Purtoppo la delicatezza del momento svanì in breve tempo. Essendo stato un tipo da sempre un tantino "violento" nell'atto, spinsi un po troppo la punta toccando la lingua di mia madre, ed oltre il mio grandissimo piacere nel sentire la lingua umida di mia madre, lei stessa balzò di scatto per lo spavento e appena presa coscienza, compresa la situazione, osservai in lei uno sguardo che andava oltre lo stupore. Credo che non avesse capito cosa stessi facendo, con le sue labbra dico. Però il mio pene eretto ai massimi livelli di fronte a lei, fu abbastanza per far comparire quell'espressione sul suo volto.
    Dopo qualche istante di silenzio, con voce esile e tono sconvolto disse : Cosa stai facendo?...

    Fine 1 Pt.

     
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