Votes given by ~Vith

  1. .
    Tralasciando l'aspetto esteriore, (che per me conta fino ad un certo punto):

    Delle donne non sopporto quelle che "se la tirano come se la tenessero solo loro". oppure quelle ragazze dalla tipica frase "Uh mi si è rotta un unghia" e parte una tragedia...
  2. .
    Ok è il mio turno XD
    partendo dagli aspetti positivi:
    - per me una ragazza deve essere bella (dentro e fuori XD), colta, tenera e dolce, raffinata ed elegante.
    deve anche esssere divertente, simpatica e come detto da Joe deve esser capace di controllare le circostanze.
    - deve aver cura del proprio corpo e ma comunque non deve utilizzare 4 kg di trucco,
    - poi una ragazza deve avere i capelli lunghi o almeno fino alle spalle e non corti
    - non deve essere troppo mangra ma neanche troppo grassa ( non voglio offendere nessuna :caffe:)
    - per me è indifferente l'altezza ... basta che non sia una nana ma neanche un gigante di 2 mt XD

    Delle ragazze odio:
    - quelle che si credono la reginetta o il capo cherleader
    - quelle con troppi tatuaggi o piercing
    - quelle con i capelli colorati di chissà quali colori ( pe me le ragazze dovrebbero avere il loro colore naturale: biondo, castano, nero e rossi). va bene che si tingano ma di un colore naturale ( quelli citati prima)
    - quelle che non mantengono le promesse o che ti danno buca per un loro capriccio.

    direi di aver detto tutto ( per adesso mi è venuto in mente solo questo XD) ... non voglio offendere nussuno ma come detto dalla domanda ho solo elencato gli aspetti che per me dovrebbe/non dovrebbe avere una ragazza
  3. .

    Quello che odi e che adori dell'altro sesso?
    Quali sono le caratteristiche che ti attraggono maggiormente nell'altro sesso e quelle che invece proprio non sopporti?




    Uomini e donne,amori,amicizie,odio,invidia,questi sono solo i possibili sentimenti che possono nascere tra persone del sesso opposto (anche dello stesso sesso ma voglio restare in argomento con il titolo).
    Parliamo di qualità o caratteristiche che vi piacciono di più nel caso femminile per gli uomini mentre in quello maschile nelle donne.Cosa vi piacerebbe vedere nell'altro sesso? Quali sono le cose che apprezzate di più dell'altro sesso? Cosa vi attira in particolare?
    Ora passiamo ai difetti o meglio le caratteristiche negative,quelle che detestiamo nell'altro sesso.Tutto quello che non vorreste vedere lo trovate in quella persona.Cosa non vorreste mai vedere in un uomo/donna? Cosa non vi piacerebbe vedere dell'altro sesso? Insomma le domande sono quelle principali,quelle che avranno una risposta diversa a seconda dei vostri commenti.Sfogatevi pure tanto siamo una comunità e sono dibattiti davvero interessanti a mio avviso.Esprimete se volete anche i difetti e le qualità nel fisico.



    @Konoha | RIPRODUZIONE RISERVATA ©
    †_Balthier_†



    Edited by †_Balthier_† - 30/12/2012, 11:47
  4. .
    io praticamente credo che noi quando moriamo ci impossessiamo in un anima e abbiamo 2 settimane di tempo per cercare un corpo in fase di sviluppo
    cioe quando scopano
    dopodiché raggiunto perdi la memoria di tutto ciò e "rinasci"
  5. .

    Dizionario dei termini psicologici

    - A -



    Abreazione: in psicanalisi reazione di esteriorizzazione mediante la quale una persona si libera di una rimozione affettiva più o meno antica, celata nel proprio inconscio. Tale reazione può essere spontanea o provocata. Sinonimo di catarsi.

    Ablösung: interruzione del legame di carattere psichico tra due persone che vivono in una determinata situazione in maniera subordinata.

    Abulia: è uno dei sintomi della depressione. Impedice di prendere decisioni in maniera autonoma, di imporre i propri desideri, di intraprendere qualsiasi iniziativa.

    Acatisia: disturbo del movimento caratterizzato da incapacità di rimanere fermi, accompagnato da intensa inquietudine anche interiore; è un sintomo incluso in quella che viene identificata come Sindrome Extrapiramidale da neurolettici. Vedi anche neurolettico.

    Accomodamento: (Piaget) processo che permette di acquisire nuovi dati di esperienza attraverso la modificazione, in senso adattivo, degli schemi mentali.

    Acting out: espressione di sentimenti, desideri o impulsi attraverso un comportamento incontrollato e apparentemente noncurante delle eventuali conseguenze personali e sociali, per sé e per gli altri.

    Adattamento: capacità di adeguarsi all'ambiente fisico e sociale modificando il comportamento in base alle circostanze, al fine di creare la condizione in cui la persona è capace di ottenere la soddisfazione dei suoi bisogni e di rispondere adeguatamente alle richieste fisiche e sociali. Vedi disturbi dell'adattamento.

    Afasia: menomazione nella comprensione o nella trasmissione delle idee attraverso il linguaggio in ogni sua forma, come la lettura, la scrittura o il linguaggio parlato. È dovuta ad una lesione o ad una malattia dei centri cerebrali implicati nel linguaggio.

    Affetto: l'affetto è un sentimento che lega una persona a qualcuno o qualcosa. Può infatti essere esteso a creature animali o vegetali e persino a particolari oggetti, questi ultimi soprattutto se ricollegati ad una persona cara o a dei ricordi.

    Affiliazione: bisogno di rivolgersi agli altri per ricevere supporto in merito a problemi personali. Ciò comporta la possibilità di condividerli con gli altri e non il tentativo di scaricare su di loro la responsabilità per tali problemi.

    Afonia: perdita, parziale o totale, della capacità di parlare con un normale tono di voce. Può essere un sintomo del disturbo di conversione.

    Agnosia: incapacità di riconoscere o identificare oggetti e persone pur essendo intatta la funzione sensoriale; può essere presente nella demenza.

    Alessitimia: significa letteralmente "non avere parole per le emozioni" e indica una difficoltà della persona nel percepire ed identificare i propri sentimenti e le proprie emozioni. L'individuo alessitimico non sa distingure i propri stati emotivi dalle proprie percezioni fisiologiche e non è quindi in grado di interpretare le proprie e altrui emozioni.

    Alienazione: sentimento di estraneità (sentirsi "alieno") nei confronti di ciò che si fa e dell'ambiente in cui si vive. Sono spesso presenti anche sentimenti di impotenza e di ostilità verso ciò che sta attorno.

    Alogia: termine che indica limitazioni nella fluidità e produttività del pensiero e dell'eloquio. Compare nei disturbi psicotici.

    Alter-ego: espressione latina che significa "altro io", utilizzata soprattutto in letteratura per indicare personaggi identici dal punto di vista psicologico. In generale il termine si riferisce ad una "seconda personalità", di solito celata.

    Altruismo: (difesa) il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni dedicandosi ad andare incontro ai bisogni del prossimo. A differenza del sacrificio di sé che caratterizza talora la formazione reattiva, il soggetto riceve gratificazione o in modo sostitutivo, o tramite la risposta che riceve dagli altri.

    Amnesia: perdita più o meno duratura, anche totale, della memoria.

    Anaffettività: incapacità di provare emozioni, riscontrata soprattutto in coloro che soffrono di un disturbo psicotico. La persona anaffettiva non è in grado di provare sentimenti ed emozioni, anche di modesta intensità, come se dentro di essa esistesse un "vuoto".

    Analisi transazionale: teoria psicologica ideata da Eric Berne negli anni cinquanta del XX secolo.

    Anedonia: incapacità generalizzata di provare piacere in attività in precedenza considerate piacevoli.

    Anestesia: indebolimento o perdita di sensazioni, di solito tattili, ma talvolta di altri sensi, che fa parte del disturbo di conversione.

    Angoscia: sensazione penosa di malessere profondo determinata dall'impressione diffusa di un pericolo vago e imminente, davanti al quale ci si trova inermi e impotenti. Tale stato si accompagna a disturbi di carattere somatico: palpitazioni, sensazione di soffocamento, 'nodo alla gola', dolori di diverso tipo, vertigini, diarrea.

    Angoscia di castrazione: angoscia tipica della fase edipica, nella quale il bambino teme che il padre possa punirlo con la castrazione a causa dei suoi desideri rivolti alla madre.

    Angoscia morale: tipologia di angoscia dell'Io prodotta dagli imperativi morali del Super-Io che ostacolano il processo di soddisfacimento delle pulsioni provenienti dall'Es.

    Angoscia nevrotica: tipologia di angoscia dell'Io prodotta dalle pulsioni dell'Es che cercano un modo per essere soddisfatte.

    Annullamento: meccanismo di difesa attraverso il quale il soggetto ritiene di poter cancellare un'azione o un pensiero ritenuti inaccettabili per mezzo di una sorta di rituale, un gesto, pensiero o azione che capovolgano quanto già compiuto. È il processo alla base della superstizione; è presente nei soggetti ossessivo-compulsivi in forma patologica, e nei bambini piccoli in forma non patologica.

    Anomia: deficit fonologico che provoca l'impossibilità di recuperare dal proprio magazzino lessicale il nome degli oggetti. Essi vengono risonociuti ma non è possbilie ricordarne il nome.

    Anosmia: perdita del senso dell'olfatto. Può essere un sintomo del disturbo di conversione.

    Ansia da anticipazione: detta anche ansia anticipatoria, trattasi dello stato di preoccupazione che prepara la persona ad affrontare una determinata situazione. Diviene patologica quando è così intensa da paralizzare la persona rendendola incapace di reagire. La sua forma disfunzionale può colpire, per esempio, chi soffre di attacchi di panico, nel momento in cui la paura di subire un attacco blocca il normale funzionamento della persona.

    Ansia da prestazione: tipo di ansia che nasce dalla paura di non essere all'altezza di un compito o di una attività e di essere giudicati negativamente da altre persone. Può verificarsi per esempio prima di affrontare un esame o di intraprendere un rapporto sessuale con un'altra persona.

    Ansia da separazione: la caratteristica principale del disturbo è l'ansia eccessiva manifestata dal bambino quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato. Tale stato di ansia si manifesta ogniqualvolta il bambino viene lasciato solo, causando paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che lo possano separare per sempre dai genitori.

    Ansiogeno: che genera ansia.

    Ansiolitico: tipologia di psicofarmaco che agisce sul sistema nervoso centrale alleviando i sintomi provocati dall'ansia.

    Anticipazione: (difesa) il soggetto affronta i conflitti emozionali o i fattori stressanti interni ed esterni vivendo reazioni emozionali anticipate verso futuri eventi possibili, oppure anticipando le conseguenze di questi eventi, e prendendo in considerazione risposte o soluzioni alternative realistiche.

    Antidepressivi: psicofarmaci che innalzano il tono dell'umore. Hanno questo nome poiché vengono impiegati soprattutto nel trattamento della depressione.

    Antipsicotici: classe di psicofarmaci, conosciuti anche come neurolettici, che hanno la funzione di tranquillizzare la persona che soffre di disturbi psicotici senza alterare la coscienza.

    Apatia: stato di indifferenza verso il mondo circostante. Significa letteralmente "privo di passione".

    Appercezione: consapevolezza delle proprie percezioni. Termine introdotto da Leibniz per indicare una forma di autocoscienza che permette di associare nuovi apprendimenti con altri già presenti.

    Aprassia: perdita della capacità di produrre movimenti volontariamente; chi ne soffre mostra difficoltà a produrre su richiesta delle risposte che può invece produrre facilmente quando non ci pensa.

    Archetipo: nella psicologia analitica Junghiana elemento facente parte dell'inconscio collettivo, frutto della sedimentazione delle esperienze ripetute dall'umanità nel corso dei millenni. L'archetipo è una immagine o un pensiero ereditato dagli avi e condiviso dall'intero genere umano. Esempi di archetipi sono la "grande madre", il "vecchio saggio" e il "giovane eroe".

    Arousal: stato di attivazione psicofisiologica di intensità variabile in risposta ad uno stimolo significativo per l'individuo. Vedi stress

    Assertività: livello di importanza che viene attribuito alle proprie esigenze, ai propri diritti, bisogni e desideri, cercando di soddisfarli. Il perseguimento dei propri bisogni viene tuttavia realizzato senza ledere i diritti e i bisogni degli altri. Approfondimento.

    Astereognosia: incapacità di riconoscere gli oggetti attraverso il tatto, non attribuibile a una compromissione sensoriale o al ritardo mentale.

    Astrazione selettiva: (teorie cognitive) distorsione cognitiva che consiste nel concettualizzare una situazione sulla base di un dettaglio estrapolato dal contesto, ignorando altre informazioni in contrasto.

    Atassia: perdita parziale o completa della coordinazione del movimento muscolare volontario.

    Attaccamento: nozione, valorizzata soprattutto da John Bowlby, secondo cui il bambino è geneticamente predisposto a ricercare e mantenere la vicinanza con i membri della propria specie ed in particolare con la propria madre. Nei bambini, il secondo semestre del primo anno di vita è ritenuto il periodo "sensibile" per lo stabilirsi di un ottimo legame di attaccamento.

    Atteggiamento: disposizione relativamente costante di una persona a rispondere in certi modi particolari alle situazioni della vita. Prende origine dalle esperienze passate che in qualche modo guidano o comunque influenzano il comportamento.

    Autismo di Kanner: disturbo infantile precoce caratterizzato dal fatto che il bambino non sembra né vedere né ascoltare persone e cose, e dal fatto che ogni oggetto deve avere un posto fisso e definitivo; dall'esistenza di stereotipi gestuali e talvolta verbali, dall'assenza di un linguaggio, o dalla presenza di un linguaggio senza valore comunicativo.

    Autismo infantile: fissazione o regressione a un tipo arcaico di non-differenziazione nei confronti della madre (vedi autismo primario).

    Autismo primario: stato di indifferenziazione, caratteristico del primo mese di vita, in cui il neonato non distingue fra ciò che è dentro e ciò che è fuori di lui, fra ciò che gli appartiene e ciò che appartiene alla madre

    Autoconsapevolezza: presa di coscienza delle proprie caratteristiche cognitive, emotive e relazionali e delle proprie risorse. Vedi articolo sull'autocoscienza.

    Autoefficacia (senso di): convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, di raggiungere un certo livello di prestazione. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui la persona pensa, trova delle fonti di motivazione personale e agisce. La persona con un senso di autoefficacia alto ha un pensiero positivo, è motivata, sceglie obiettivi notevoli e ottiene risultati più soddisfacenti di chi ha un senso di autoefficacia basso e percepisce in modo negativo le proprie possibilità.

    Autorealizzazione: termini utilizzato da Abraham Maslow per indicare il bisogno di realizzazione di potenzialità, di capacità, di talenti, di conoscenza, di accettazione e unità della propria natura umana.

    Autostima: valutazione che una persona dà di se stessa, la quale dipende da come essa si percepisce in rapporto agli altri. Una persona che ha bassa autostima, per esempio, tende a svalutare se stessa e le proprie capacità.

    Avvicinamento: volontà di approcciarsi ad una situazione o di affrontarla. Si contrappone a "evitamento".



    - B -



    Behaviorismo: (dall'inglese behaviour, comportamento) vedi comportamentismo.

    Benzodiazepine: psicofarmaci che appartengono alla classe maggiormente utilizzata nel trattamento sintomatico dell'ansia, di qualsiasi origine.

    Betabloccanti: tipologia di farmaci che agiscono sul sistema nervoso simpatico provocando una diminuzione del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa. Vengono impiegati per alleviare alcuni sintomi tipici dell'ansia.

    BFQ: Big Five Questionnaire, ossia un questionario di personalità sviluppato in Italia che si proprone di indagare 5 grandi aree della personalità: energia, amicalità, coscienziosità, stabilità emotiva, apertura mentale.

    Biofeedback: procedura che fornisce alla persona informazioni in tempo reale sulle modificazioni della propra attività muscolare, della temperatura cutanea, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e di altre funzioni con lo scopo di ottenere un controllo volontario di tali funzioni.

    Bisogno: identifica la interdipendenza tra gli organismi viventi e l'ambiente. Il bisogno è uno stato di carenza che spinge l'organismo a rapportarsi con il suo ambiente al fine di colmarlo.

    Bradicinesia: rallentamento generalizzato dell'attività motoria.

    Bulimia nervosa: Disturbo mentale che si manifesta con costanti abbuffate caratterizzate sia dal mangiare in un definito periodo di tempo (es. due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo in circostanze simili, sia dalla sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando). I bulimici ricorrono ad inappropriate condotte compensatorie al fine di prevenire l'aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi, digiuno o esercizio fisico eccessivo.

    Burnout: è il risultato patologico di un processo stressogeno che colpisce coloro che esercitano professioni di aiuto quali psicologi, psichiatri, assistenti sociali, infermieri. Provoca un lento logoramento psicofisico dovuto alla incapacità di sostenere e gestire l'enorme quantità di stress provocato dal loro lavoro.



    - C -



    Catalessi: nell'ipnoterapia indica una tecnica utilizzata per ingenerare una forma di rigidità totale in un soggetto.

    Cataplessia: è un disturbo che causa una perdita del tono muscolare solitamente provocata da forti emozioni come gioia, pianto etc. Può presentarsi in alcuni disturbi del sonno.

    Catarsi: termine utilizzato per la prima volta da Sigmund Freud e Joseph Breuer negli studi sull'isteria per indicare la liberazione dalle emozioni negative alla base delle tensioni psichiche e dell'ansia, grazie al recupero di pensieri e ricordi. Sinonimo di abreazione.

    Cleptomania: disturbo del controllo degli impulsi che consiste nel rubare oggetti che non servono per uso personale o per fini lucrativi. L'azione, che procura piacere al cleptomane, è preceduta da un sentimento di tensione crescente o di eccitazione affettiva.

    Comorbilità: concomitanza di due distinti disturbi.

    Complesso di Edipo (edipico): concetto sviluppato da S. Freud per spiegare la maturazione del bambino maschio attraverso l'identificazione con il padre e il desiderio nei confronti della madre. Si tratta di un atteggiamento ambivalente di desiderio di morte e sostituzione nei confronti del genitore dello stesso sesso e di desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore di sesso opposto.

    Complesso di Elettra: nelle bambine trattasi dell'equivalente del complesso di Edipo nei maschi. Si verifica durante la fase fallica dello sviluppo psicosessuale ed è caratterizzato dall'interesse della bambina verso il padre per via del possesso del pene, che ella invece non possiede.

    Complesso di inferiorità: sentimento connotato dalla sensazione di non essere all'altezza di altre persone e di non potersi confrontare con esse. Introdotto da Alfred Adler (1870-1937).

    Comportamentismo: Il comportamentismo può essere visto secondo due prospettive: quella teorica e quella clinica. In generale le teorie del comportamento si basano sul principio che tutti i comportamenti "anormali" vengano acquisiti e mantenuti allo stesso modo dei comportamenti cosiddetti "normali", e siano il risultato di un apprendimento. I tre principali approcci della terapia comportamentale sono: 1. l'analisi applicata del comportamento 2. il modello neocomportamentale di mediazione stimolo-risposta e 3. la teoria socio-cognitiva.

    Compulsione: comportamento ripetitivo o azione mentale che la persona si sente costretta ad eseguire per ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi o per scongiurare il verificarsi di una qualche calamità. Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.

    Condizionamento: processo attraverso il quale si verifica l'associazione di uno stimolo neutro (incondizionato) ad uno artificiale (condizionato). Per esempio: il suono di un campanello (stimolo neutro) che provoca l'aumento della salivazione in un cane poiché esso viene associato alla presenza del cibo (stimolo condizionato). A questo punto il suono del campanello non è più uno stimolo neutro ma diventa a sua volta uno stimolo condizionato (Esperimento di Ivan Pavlov).

    Conscio: indica tutto ciò di cui una persona è consapevole: ricordi, desideri, sentimenti.

    Contenuto latente: nella teoria psicanalitica indica il presunto vero significato dei sogni, il quale si cela dietro il contenuto manifesto.

    Contenuto manifesto: nella teoria psicanalitica indica il contenuto conscio e immediatamente evidente dei sogni.

    Controtransfert: termine utilizzato in psicanalisi per indicare la reazione specifica dell'analista nei confronti del transfert del paziente, intesa come la risposta emozionale, conscia e inconscia, a ciò che il paziente esprime.

    Conversione: meccanismo di difesa attraverso il quale un conflitto interno ritenuto inaccettabile si esprime simbolicamente attraverso sintomi fisici a carico di organi, funzioni sensitivo-sensoriali o motorie. Può assumere la forma di paralisi, tremori, convulsioni, mancanza di coordinazione. Vedi anche isteria.

    Corea di Huntington: disturbo degenerativo della funzione motoria, come il Parkinson. Differisce dal morbo di Parkinson per i seguenti elementi: rarità, forte base genetica e soprattutto comparsa di grave demenza. L'insorgenza della malattia avviene intorno ai 45 anni. La morte interviene circa 15 anni dopo la comparsa dei primi sintomi.



    - D -



    Delirio: stato di alterazione e confusione mentale, con agitazione motoria e allucinazioni. Si usa anche per intendere uno stato di profondo turbamento mentale.

    Demenza di Alzheimer: forma di demenza dovuta alla progressiva morte dei neuroni della corteccia cerebrale, per cause ancora sconosciute.

    Depersonalizzazione: sintomo dissociativo che si manifesta con un senso di distacco e di estraneità da se stessi, come se la mente si trovasse al di fuori del proprio corpo.

    Derealizzazione: manifestazione dissociativa che consiste nel provare un forte senso di irrealtà o di distacco dalla realtà.

    Dereflessione: in logoterapia metodo che si propone di aiutare la persona a eliminare l'eccessiva attenzione su di sé e sui propri problemi, per sottolineare altri aspetti più positivi.

    Desensibilizzazione sistematica (terapia comportamentale): si tratta di una procedura graduale finalizzata alla sostituzione dell'ansia con il rilassamento, attraverso la pratica di tecniche di rilassamento mentre avviene l'esposizione graduale a stimoli ansiogeni.

    Desiderio primario: (psicologia emotocognitiva) un desiderio è primario quando la sua realizzazione permette la diretta soddisfazione del bisogno (o dei bisogni) di base a cui è legato (in senso funzionale c'è risoluzione delle tensioni, in senso disfunzionale ciò non accade in maniera adeguata). Il desiderio primario pertanto è direttamente connesso ad un bisogno tanto che nella nostra cultura spesso confondiamo bisogni con desideri (tecnicamente il bisogno di cibo è in realtà un desiderio in quanto legato ad un oggetto, ovvero ad una rappresentazione).

    Desiderio secondario: (psicologia emotocognitiva) un desiderio è secondario quando la sua realizzazione permette la realizzazione di un altro desiderio (sia primario che secondario a sua volta) quindi la soddisfazione indiretta del bisogno o dei bisogni dalla cui matrice esso si è sviluppato (in senso funzionale c'è risoluzione delle tensioni, in senso disfunzionale ciò non accade in maniera adeguata). Il desiderio secondario pertanto non è direttamente connesso ad un bisogno ed è più facilmente soggetto alle modificazioni psico-sociali.

    Destrudo: in psicoanalisi fonte di energia distruttiva e negativa. Alla base dell'aggressività. Si contrappone a "libido".

    Devianza: infrazione di norme sociali ritenute fondamentali dagli individui di una società.

    Diniego: meccanismo di difesa attraverso il quale vengono evitati inconsciamente aspetti spiacevoli della realtà tramite l'uso di una fantasia che cancelli il fatto sgradevole. Già presente nell'infanzia, nell'età adulta può avere una funzione immediata di reazione ad eventi catastrofici, stress o traumi; rappresenta una patologia se non utilizzato transitoriamente.

    Disadattivo: comportamento che compromette il normale adattamento e funzionamento della persona, per esempio un'azione che viene compiuta in modo irresponsabile.

    Disartria: articolazione imperfetta della parola dovuta ad una alterazione del controllo muscolare.

    Discinesia: alterazione dei movimenti volontari con comparsa di attività muscolare involontaria.

    Disforia: oscillazione del tono dell'umore verso il basso (tristezza), accompagnata da irritabilità. Si contrappone euforia.

    Disimpegnata (famiglia): nella prospettiva sistemica familiare definisce una famiglia nella quale i rapporti tra i membri che la compongono sono molto rigidi e mancano di intimità. Al contrario i rapporti con l'esterno sono molto aperti. Si contrappone a invischiata.

    Dissociazione: processo caratterizzato da un'alterazione dell'integrazione delle funzioni di coscienza, memoria, identità e percezione. Può manifestarsi attraverso la separazione di un gruppo di processi mentali dalla coscienza oppure dalla perdita del rapporto tra comportamento e restante personalità, per esempio con l'incongruenza tra un'idea e l'altra o tra contenuto di pensiero e comportamento. Vedi disturbi dissociativi.

    Dissonanza cognitiva: secondo Festinger, che ha formulato questa teoria, chi ha credenze dissonanti, discordanti, su un argomento, tende a modificarle per ridurre la dissonanza.

    Distonia: disturbo caratterizzato da movimenti inusuali e involontari o spasmi muscolari.

    Distorsione cognitiva: (teorie cognitive) errori sistematici di ragionamento che si rendono evidenti nella sofferenza psicologica. Comprendono: inferenza arbitraria, astrazione selettiva, eccesso di generalizzazione, esagerazione e minimizzazione, personalizzazione, pensiero dicotomico.

    Distress: stress di tipo negativo poiché non può essere tollerato dall'organismo.

    Dopamina: neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale la cui alterazione pare avere un ruolo nella schizofrenia e nel morbo di Parkinson.



    - E -



    Ebefrenia: forma di schizofrenia che colpisce i soggetti più giovani. Conosciuta anche come "psicosi della giovinezza," presenta comportamenti bizzarri e nevrotici. Con il passare del tempo il quadro sintomatologico si arricchisce con allucinazioni uditive e deliri.

    Ecolalia: ripetizione patologica, a pappagallo, e apparentemente insensata di una parola o di una frase appena pronunciata da un'altra persona (eco).

    Ecoprassia: ripetizione per imitazione dei movimenti di un'altra persona. Tale azione non è né desiderata, né volontaria, e ha caratteristiche di semi-automatismo e di incontrollabilità.

    Egocentrismo: caratteristica di quelle persone che ritengono le proprie opinioni o i propri interessi più importanti di quelli degli altri. Una persona egocentrica non possiede una teoria della mente e non è in grado di provare empatia.

    Egocentrismo intellettuale: termine utilizzato da Piaget per indicare la strutturazione mentale del bambino dai 2 ai 6 anni, secondo cui egli non è in grado di concepire i punti di vista degli altri, ignorando il fatto che essi possano avere ricordi, conoscenze od emozioni diversi dai propri.

    Empatia: modo di comprendere ciò che un'altra persona sta provando a livello emotivo. L'empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale dell'altro, lasciando fuori attitudini personali, come simpatia e antipatia e giudizi morali. Vedi articolo sull'empatia.

    Empowerment: Il termine empowerment deriva dal verbo to empower, che significa "favorire l'acquisizione di potere, rendere in grado di". Gli psicologi di comunità italiani preferiscono non tradurre questo termine inglese; Piccardo tuttavia suggerisce l'uso dei termini: "potenziamento, condivisione, delega e trasferimento del potere; apertura a nuovi mondi possibili; responsabilizzazione; aumento di capacità, sviluppo di potenzialità". Il concetto di empowerment viene inteso come un obiettivo cui arrivare tramite forme di auto-aiuto, che responsabilizzano e valorizzano il contributo del singolo, e varie forme di sostegno sociale, che riconoscono il valore della solidarietà e l'importanza delle interazioni ambientali.

    Encefalogramma: visualizzazione grafica dell'attività elettrica del cervello. Si ottiene attarverso l'encefalografia.

    Epilessia: termine generale per un gruppo di disturbi caratterizzati dai seguenti sintomi: periodici attacchi motori o sensoriali con o senza convulsioni, offuscamento o perdita della coscienza, disfunzioni motorie, sensoriali o cognitive e presenza di un encefalogramma alterato.

    Eros: pulsione di vita. Secondo S. Freud essa è alla base dei comportamenti mirati alla conservazione e allo sviluppo della vita.

    Es: termine introdotto in psicanalisi da Sigmund Freud. Designa l'insieme delle pulsioni primarie, degli istinti, di ciò che è ereditario, inconscio, l'energia libidica e quella aggressiva che pretendono immediata soddisfazione. Vedi Io e Super-Io.

    Esame di realtà: processo che consente alla persona di distinguere gli stimoli provenienti dal mondo esterno dalle informazioni interne, di impedire la confusione fra ciò che viene percepito e ciò che ci si rappresenta mentalmente e di stabilire se un determinato contenuto ha un'origine oggettiva o soggettiva.

    Esaurimento nervoso: espressione popolare che indica uno stato di nevrastenia, caratterizzato da molti sintomi fra cui abulia, apatia, ridotta iniziativa, scarsa concentrazione, umore disforico o depresso, note ansiose, tendenza alla lamentela ipocondriaca.

    Estroversione: tendenza della persona a rivolgersi verso il mondo esterno e a interagire con gli altri. Le persone estroverse sono socievoli, ricercano la compagnia e desiderano mantenere un rapporto continuo con gli altri. Si contrappone a introversione. Vedi articolo sull'introversione/estroversione.

    Euforia: stato emotivo caratterizzato da una forte eccitazione sia psichica che motoria. Si contrappone a disforia.

    Eustress: stress di tipo positivo, ovvero una stimolazione ambientale costruttiva.

    Evitamento: tentativo di sottrarsi ad uno stimolo o ad una situazione considerati spiacevoli. Si contrappone a "avvicinamento". Vedi ansia e stress.



    - F -



    Fabulazione: (lat. fabulatio, discorso, conversazione) produzione immaginaria della mente. In psichiatria si rileva in certi casi deliranti, nei mitomani e nella sindrome di Korsakov.

    Fading: nella terapia comportamentale indica una procedura di apprendimento basata su stimoli che forniscono progressivamente sempre meno aiuto al soggetto, con il fine di stabilizzare nella persona le risposte apprese.

    Familiarità (di una patologia): termine utilizzato per indicare il grado di incidenza di una patologia all'interno di una famiglia. Una malattia che colpisce più membri della stessa famiglia possiede un alto grado di familiarità.

    Fase orale: termine utilizzato da Freud per descrivere lo sviluppo del bambino nei primi 18 mesi di vita, durante i quali il piacere dell'infante è situato nella zona della bocca. È la prima fase dello sviluppo psicosessuale.

    Fase anale: seconda fase dello sviluppo psicosessuale del bambino secondo il modello di Freud. Va dai 18 ai 36 mesi ed è contraddistinta dall'interesse del bambino verso la zona anale e dal senso di appagamento suscitato dall'acquisizione di padronanza nella gestione dei movimenti sfinterici.

    Fase fallica: terza fase dello sviluppo psicosessuale secondo il modello proposto da Sigmund Freud. In questa fase l'energia della libido si sposta dalla regione anale alla regione genitale, e vede la comparsa del complesso di Edipo nei maschi e del complesso di Elettra nelle femmine.

    Fase di latenza: quarta fase dello sviluppo psicosessuale che vai dai 4-5 anni alla pubertà. Durante tale periodo il bambino accantona momentaneamente le pulsioni sessuali per concentrare le sue energie in attività di tipo produttivo, quali le relazioni di amicizia, la scuola, lo sport etc.

    Fase genitale: quinta ed ultima fase dello sviluppo psicosessuale che inizia con la pubertà e si protrae per tutta la vita. Le pulsioni sessuali vengono sublimate e organizzate in modo da favorire le relazioni con l'altro sesso, formare una coppia e consentire la riproduzione.

    Fase simbiotica: nella teorizzazione di Margaret Mahler fase precoce nella vita dell'infante in cui il piccolo vive in completa simbiosi con la madre, credendo che ella faccia parte di se stesso.

    Favole della Düss: test basato su piccole favole o storie nelle quali un protagonista si trova in una determinata situazione che rimanda ad uno dei diversi stadi dello sviluppo psicosessuale (stadio orale, anale, edipico, ecc.). Il metodo delle storie da completare risulta essere un mezzo di indagine rapido, sostitutivo dell'interrogatorio psicoanalitico diretto del bambino.

    Fenomenologico (metodo): metodo tipico della psicologia della Gestalt, e di studi sulla percezione e l'intelligenza, che si basa su un'osservazione accurata e sistematica delle caratteristiche della nostra esperienza, prodotto sia dalla presa di contatto con il mondo esterno, sia dall'auto-osservazione dei processi mentali che si svolgono dentro di noi.

    Fissazione: in psicanalisi fenomeno psichico che si genera quando una pulsione o una componente pulsionale non riesce a tenere il passo con l'evoluzione normalmente prevista e a causa di questa inibizione nel suo sviluppo, permane in uno stadio più infantile.

    Flooding: nella terapia comportamentale indica una procedura che consiste nell'esporre la persona fobica a ciò che teme per periodi sempre più elevati, con il fine di estirpare la reazione di paura.

    Fobia: paura molto forte e irrazionale verso un determinato oggetto o situazione, capace di limitare le normali attività dell'individuo.

    Formazione reattiva: meccanismo di difesa per mezzo del quale una pulsione inconscia inaccettabile è convertita nel suo opposto, in modo da poter divenire conscia ed essere espressa. Per esempio l'odio verso una persona può essere trasformato in amore.

    Frotteurismo: parafilia (perversione sessuale) in cui la focalizzazione comporta il toccare e lo strofinarsi con parti genitali contro una persona non consenziente.

    Frustrazione: mancata gratificazione di un desiderio, oppure impedimento alla soddisfazione di un bisogno. È uno stato psicologico che si verifica quando un ostacolo blocca il conseguimento di un fine da parte di un organismo che sia motivato a conseguire quel fine.



    - G -



    GABA: (Acido Gamma Amino Butirrico) neurotrasmettitore aminoacidico presente negli interneuroni inibitori del Sistema Nervoso Centrale (SNC).

    Gambe senza riposo: sindrome caratterizzata da una sensazione di fastidio alle gambe, che la persona avverte nel momento in cui va a dormire, o comunque quando è a riposo. Vedi anche acatisia.



    - H -



    HIP: (Human Information Processing) teoria della elaborazione dell'informazione.

    Huntington: vedi corea di Huntington.

    Hurler: vedi sindrome di Hurler.



    - I -



    Idealizzazione: meccanismo di difesa mediante il quale la persona costruisce immagini del Sé, di oggetti ed eventi esterni irrealistiche, totalmente positive e onnipotenti. Ha la funzione di proteggere dal mondo esterno considerato pericoloso e alimentare la propria sicurezza narcisistica.

    Identificazione proiettiva: meccanismo di difesa per cui il soggetto disconosce ed attribuisce ad un altro individuo aspetti propri avvertiti come cattivi e ritenuti inaccettabili, in modo da poterli controllare dall'esterno.

    I-MAO: inibitori delle monoaminossidasi, ovvero classe di psicofarmaci capaci di bloccare la distruzione delle catecolamine. Utilizzati nel trattamento della degli stati depressivi.

    Imprinting: forma di apprendimento di base, che si verifica in un periodo della vita detto "periodo critico", nel quale si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento.

    Impulso: un impulso è un bisogno di origine psichica, un istinto, che spinge un essere vivente ad agire per la realizzazione di un particolare obiettivo, mediante schemi d'azione innati ed istintivi. L'impulso è una spinta automatica, non è frutto di apprendimento né di scelta personale. L'impulso ha un rapporto piuttosto rigido con ciò che desidera e a cui mira, ottenendo difficilmente soddisfazione da un oggetto diverso.

    Inconscio: insieme di processi che agiscono sul comportamento, ma che sfuggono alla coscienza. Secondo la psicoanalisi l'inconscio è organizzato in funzione di tre istanze della personalità quali l'Es (pulsioni istintuali), l'Io (che regola la vita di relazione) e il Super-Io (norme morali). Vedi psicanalisi.

    Inconscio collettivo: termine introdotto da Gustav Jung per indicare l'insieme dei contenuti psichici inconsci universali preesistenti all'individuo e facenti parte del patrimonio condiviso dell'umanità. L'inconscio collettivo è composto dagli archetipi.

    Individuazione-separazione: concetto introdotto da Margaret Mahler per indicare il processo che porta il bambino a differenziarsi progressivamente dalla madre acquisendo una propria identità e individualità.

    Inibizione: meccanismo di difesa per mezzo del quale il soggetto inibisce attività o capacità di apprendimento o sociali allo scopo di evitare l'angoscia legata ad impulsi o conflitti inaccettabili che ne deriverebbero; a differenza dei comportamenti fobici, quelli causati dall'inibizione non sono accompagnati da intensa paura nei confronti degli eventi evitati.

    Insight: capacità di comprendere le origini e i significati inconsci dei propri sintomi e del proprio comportamento. Soprattutto utilizzato in psicoanalisi e nelle teorie psicodinamiche.

    Intellettualizzazione: meccanismo di difesa che consiste nel rifugiarsi in speculazioni intellettuali allo scopo di regolare e limitare affetti ed istinti, riducendo ansia e tensione; spostare le cose, anche quelle molto materiali e contingenti, su un piano intellettuale.

    Intenzione paradossa: in logoterapia è una strategia basata sulla stimolazione al desiderio contrario: la persona viene aiutata a desiderare proprio quello che teme, usufruendo della propria capacità di autodistanziamento.

    Introiezione: in psicanalisi indica l'incorporazione inconscia nella struttura dell'Io propria dell'individuo dei valori, degli atteggiamenti e delle qualità di un'altra persona.

    Introversione: tendenza della persona a ripiegarsi su se stessa e a interessarsi prevalentemente al proprio mondo interiore e alla propria persona, con un atteggiamento più o meno distaccato nei confronti del mondo esterno. Si contrappone a estroversione. Vedi articolo sull'introversione/estroversione.

    Invischiata (famiglia): nella prospettiva sistemica familiare definisce una famiglia nella quali i rapporti tra i membri che la compongono sono caratterizzati da un grande coinvolgimento e da una confusione di ruoli. Vi è al tempo stesso una chiusura verso l'esterno, in genere percepito come minaccioso. Si contrappone a disimpegnata.

    Io: in psicanalisi ciò che costituisce la personalità, l'individualità dell'essere umano. Secondo la teoria psicoanalitica di S. Freud, l'Io denota l'insieme delle motivazioni e delle azioni di un individuo che condizionano il suo adattamento alla realtà, soddisfano i bisogni e risolvono i conflitti dovuti a desideri intollerabili (incompatibili tra loro). Una delle componenti del modello tripartito freudiano dell'apparato psichico con L'Es e il Super-Io.

    Iperattività: difficoltà ad organizzare azioni complesse, con tendenza al cambiamento rapido da un'attività all'altra e difficoltà ad aspettare il proprio turno in situazioni di gruppo, così come a rispettare regole, tempi e spazi altrui. Vedi disturbo di iperattività.

    Ipersonnia: forte desiderio di dormire per la maggior parte della giornata; è presente nel disturbo depressivo maggiore.

    Ipervigilanza: stato perpetuo di elevata attivazione psicofisica.

    Ipnosi: modificazione momentanea e funzionale dello stato di coscienza all'interno del quale sono possibili alcuni cambiamenti, anch'essi momentanei e funzionali, nelle aree del comportamento, della percezione e della memoria. Vedi ipnoterapia.

    Ipocondria: disturbo caratterizzato da un'erronea interpretazione di segni e sintomi fisici reali che dà luogo a una preoccupazione o ad una convinzione persistente di avere una grave malattia, e dalla non responsività alle adeguate rassicurazioni mediche. Vedi disturbi somatoformi.

    Isolamento: meccanismo di difesa consistente nel separare il ricordo di un evento traumatico dall'affetto originariamente associato. Quando, per esempio, una persona che ha vissuto un evento traumatico ricorda l'accaduto senza partecipazione emotiva, come se il fatto non la toccasse.

    Isteria: grave nevrosi caratterizzata da alterazioni dello stato di coscienza (vedi dissociazione) e da sintomi di tipo sensoriale e motorio. La persona perde contatto con la realtà e reagisce con grande teatralità e drammaticità a situazioni apparentemente innocue, lasciandosi per esempio cadere sul pavimento. Inoltre sono presenti sintomi quali dolori fisici intensi, cecità temporanea, paralisi agli arti, difficoltà di linguaggio, amnesia.



    - J -



    Jet lag: sfasamento da volo transmeridiano. Gli zeitgebers che controllano le fasi di diversi ritmi circadiani sono anticipati dopo i voli verso oriente o ritardati dopo quelli diretti ad occidente. Disturbo del ritmo sonno-veglia.



    - K -



    Kanner: vedi autismo di Kanner.



    - L -



    Lapsus: errore apparentemente casuale, bizzarro o privo di senso. Un lapsus linguistico consiste per esempio nel pronunciare una parola al posto di un'altra. Secondo S. Freud il lapsus esprime un contenuto inconscio che normalmente verrebbe censurato dai meccanismi di censura della coscienza.

    Libere associazioni: tecnica inventata da Freud ed utilizzata in psicanalisi. Consiste nel chiedere al paziente di riferire senza omissioni tutto ciò che gli viene in mente riguardo a sogni, fantasie e ricordi stimolati dal terapeuta attraverso l'uso di parole.

    Libido: in psicanalisi è l'energia che dà forza alle attività umane costruttive. È alla base della sessualità. Si contrappone a "destrudo".

    Lobo frontale: parte anteriore-superiore di ciascun emisfero cerebrale. Attivo nei processi di ragionamento e in altri processi mentali superiori.

    Lobo occipitale: area posteriore di ciascun emisfero cerebrale, situata dietro il lobo parietale e sopra il lobo temporale. Attivo nella ricezione e nell'analisi delle informazioni visive.

    Lobo parietale: parte intermedia di ciascun emisfero cerebrale. Attivo nella ricezione sensoriale della cute e della posizione corporea.

    Lobo temporale: vasta area degli emisferi cerebrali situata davanti al lobo occipitale e al di sotto di esso. Attivo nei processi di proiezione e associazione uditiva.

    Lobotomia: intervento chirurgico al cervello il cui le vie nervose tra i lobi cerebrali vengono recise nella speranza che ciò produca una modificazione positiva del comportamento. Un tempo si riteneva che fosse un trattamento efficace della schizofrenia.

    Logamnesia: condizione nella quale la persona non è in grado di riconoscere le parole udite o scritte. È un sintomo comune nell'afasia.

    Logorrea: flusso abnorme e rapido di parole che vanno a comporre discorsi incoerenti; è presente nella mania (vedi disturbo bipolare).

    Ludica (funzione): funzione che permette di rivivere, a livello simbolico, problemi e conflitti della vita quotidiana.



    - M -


    Malinconia: termine usato sin dall'antichità come diagnosi di profonda tristezza e depressione. Nel disturbo depressivo maggiore con manifestazioni melanconiche la persona non è in grado di sentirsi meglio neppure momentaneamente, quando accade qualcosa di positivo.

    Mandala: simboli geometrici di origine buddhista, che secondo Gustav Jung costituiscono una rappresentazione della psiche di chi li ha creati.

    Mania: stato emozionale di esaltazione intensa ma infondata che si manifesta con eloquio inarrestabile, fuga delle idee, distraibilità, progetti grandiosi e impeti di attività senza scopo.

    Mania di controllo: bisogno eccessivo da parte della persona di controllare eventi, persone e tutto ciò che fa parte del suo ambiente mentale e fisico.

    Masochismo: tendenza marcata ad ottenere o ad aumentare la gratificazione sessuale sottomettendosi a dolore o umiliazione. Vedi anche sadismo.

    Meccanismo di difesa: metodo mobilitato dall'Io in risposta al proprio segnale di pericolo, cioè l'ansia, quale protezione da minacce interne ed esterne. I meccanismi di difesa sono indispensabili, ma possono divenire disfunzionali nel caso in cui siano utilizzati massicciamente.

    Megalomania: delirio di grandezza paranoico in cui un individuo crede di essere una persona importante o di dover realizzare grandi progetti.

    Memoria a breve termine: tipo di memoria che immagazzina i ricordi più recenti e che ha una durata limitata nel tempo. Funge da magazzino temporaneo dei ricordi, i quali successivamente vengono elaborati e trasferiti alla memoria a lungo termine, oppure dimenticati.

    Memoria a lungo termine: tipo di memoria che contiente tutti i ricordi che una persona ha raccolto durante la vita, anche quelli risalenti ai periodi più lontani.

    Metacognizione: regolazione dei processi di conoscenza, mediante la scelta delle strategie, il controllo di esse, la verifica, la formulazione e riformulazione di piani di intervento.

    Metamemoria: insieme dei processi di gestione e controllo delle operazioni svolte dalla memoria.

    Mobbing: situazione lavorativa nella quale la persona viene vessata dai colleghi e/o dai superiori con svariati metodi di coercizione psicologica e fisica. Ad esempio, sottraendole lavoro gratificante per affidarlo ai colleghi; oppure attraverso la dequalificazione delle mansioni stesse che vengono ridotte a compiti banali e insoddisfacenti. Vedi stress e lavoro.

    Modellaggio (shaping): nella terapia cognitivo-comportamentale tecnica che permette di insegnare al paziente comportamenti complessi attraverso l'acquisizione di comportamenti intermedi di volta in volta più vicini al comportamento desiderato, procedendo per approssimazioni.

    Modellamento (modelling): nella terapia cognitivo-comportamentale tecnica che permette, gradualmente, di apprendere un determinato comportamento mediante l'osservazione e l'imitazione del comportamento di un altro individuo.

    Morbo di Parkinson: patologia dovuta alla degenerazione cronica e progressiva che interessa soprattutto alcune strutture del sistema extrapiramidale, ossia un'area del sistema nervoso centrale implicata nel controllo dei movimenti. Porta nella maggior parte dei casi alla morte.

    Motivazione: fattore dinamico del comportamento che attiva e dirige un organismo verso una meta.

    MMPI: Minnesota Multiphasic Personality Inventory, uno dei più diffusi test di personalità utilizzati per lo screening psicologico-clinico e psichiatrico. Il test viene utilizzato per identificare problemi di personalità, sociali, e comportamentali. È frequentemente usato per valutare le attitudini ed eventuali problematiche del candidato in concorsi finalizzati all'accesso alle carriere di tipo militare.



    - N -



    Narcisismo: amore provato verso se stessi. Quando è eccessivo si trasforma in patologia ed è caratterizzato dalla convinzione della propria importanza e di essere "unico al mondo", straordinario, eccelso, perfetto, il più bello, il migliore. È inoltre presente una componente di esibizionismo con costante richiesta di attenzione e di ammirazione.

    Narcolessia: disturbo caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna. Si sospetta che la malattia o la predisposizione a svilupparla possano essere una caratteristica ereditaria trasmessa dai genitori ai figli.

    Narcotico: qualunque sostanza naturale o sintetica derivata dall'oppio, che allevia il dolore, produce sonno e altera lo stato d'animo. Vedi anche i disturbi indotti da sostanze.

    Negazione: meccanismo di difesa attraverso il quale eventi rimossi possono tornare alla consapevolezza in forma negativa; il soggetto cioè ne rifiuta l'origine e il coinvolgimento personale.

    Neurolettico: farmaco ad azione sedativa sul sistema nervoso, usato negli stati maniacali, schizofrenici e psicotici. Ha un effetto molto più potente dei sedativi normali, in quanto attenua l'aggressività, riducendo progressivamente i disturbi psicotici cronici e acuti.

    Neurotrasmettitore: sostanza chimica che si trova nel sistema nervoso e permette la trasmissione degli impulsi tra i neuroni.

    Nevrastenia (Neurastenia): forma di nevrosi caratterizzata essenzialmente da sensazione di stanchezza e debolezza a livello motorio e psichico, svogliatezza, apatia. Spesso sono presenti sensazioni spiacevoli in diverse parti del corpo, atteggiamenti ipocondriaci e psicosomatici.

    Nevrosi: gruppo di disturbi emotivi causati inizialmente da stimoli capaci di produrre un conflitto nella persona. Può capitare di trovarsi in una situazione in cui allo stesso tempo si desidera e si teme di compiere una certa azione. Questo produce ansia e con il tempo la situazione iniziale sparirà, ma potrà ancora accadere di trovarsi di fronte ad una simile: in questo caso si ripeterà il conflitto e l'ansia si ripresenterà, apparentemente senza una ragione.

    Noradrenalina: neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale la cui alterazione pare avere implicazioni nella depressione e nella mania.



    - O -


    Obnubilamento: stato della coscienza che può andare dal semplice intorpidimento del pensiero fino ad uno stato di stupore vicino al coma. L'obnubilamento è sempre presente nella confusione mentale, indipendentemente dalla causa. Una piccolo obnubilamento si verifica spesso durante il riflesso orgasmico.

    Oggetto: in psicanalisi ciò che permette la soddisfazione di una pulsione. Può consistere in oggetti veri e propri, in persone od anche in rappresentazioni di oggetti e persone. Nel bambino la costruzione dell'oggetto libidico è presupposto necessario perchè si instauri la prima relazione affettiva.

    Ombra: (psicologia analitica, Jung) Parti inconsce, non accettate o non riconosciute della personalità le quali sono molto spesso, ma non sempre, negative. L'Ombra rappresenta quella parte di noi stessi a cui non siamo collegati sufficientemente.

    Ossessione: pensiero, impulso, o immagine a carattere invasivo e ripetitivo, che si presenta con notevole frequenza alla mente e appare irrazionale e incontrollabile all'individuo che lo subisce. Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.



    - P -



    Parafilia: eccitamento sessuale evocato da oggetti o situazioni atipici che possono interferire negativamente con la capacità di avere relazioni sessuali basate sull'affetto. Vedi disturbi sessuali.

    Paranoia: in psichiatria descrive una malattia mentale nella quale la persona sviluppa delle allucinazioni autoreferenziali, ossia convinzioni di essere minacciato e perseguitato da persone, animali, cose.

    Parestesia: sensazione tattile anormale caratterizzata da formicolii e addormentamento. È prodotta da una patologia relativa a qualche struttura del sistema nervoso centrale o periferico in relazione con la sensibilità.

    Personalizzazione: (teorie cognitive) distorsione cognitiva che consiste nell'attribuire eventi esterni a sé senza prove che sostengano una connessione causale.

    Piromania: l'elemento fondamentale della patologia è la presenza di episodi multipli di appiccamento deliberato e intenzionale di incendi. I soggetti affetti da questo disturbo provano tensione o eccitamento emotivo prima di appiccare l'incendio.

    Placebo (effetto): qualunque terapia o agente chimico inattivi, i quali influenzano il comportamento di una persona per motivi connessi con le sue aspettative di cambiamento.

    Preconscio: elemento che contiene i pensieri a metà fra l'inconscio e la consapevolezza. Tali pensieri non sono immediatamente disponibili alla coscienza ma possono diventarlo attraverso uno sforzo.

    Pregiudizio: stereotipo scarsamente fondato su dati verificati. Di norma sfavorevole ad un gruppo sociale.

    Presbiofrenia: disturbo della senilità caratterizzato da un deficit cronico della memoria, ma con un livello di coscienza e vigilanza mentale relativamente normale.

    Principio di piacere: in psicanalisi indica le modalità in cui opera l'Es, cercando immediata gratificazione ai suoi bisogni.

    Principio di realtà: in psicanalisi indica il modo in cui l'Io ritarda la gratificazione e affronta l'ambiente in maniera pianificata e razionale.

    Processi primari: modalità adoperate dall'Es per ridurre la tensione attraverso l'immaginazione di ciò che è desiderato.

    Processi secondari: le attività dell'Io che implicano realismo, capacità di prendere decisioni e di risolvere i problemi.

    Prosociale: termine che descrive quei comportamenti che sono per natura cooperativi. Include normalmente l'amicizia, l'empatia, l'altruismo, etc.

    Prosopoagnosia: incapacità di riconoscere il viso di persone conosciute. Nei casi gravi può includere l'incapacità di riconoscere il proprio viso. Tuttavia resta intatta la capacità di identificare persone familiari tramite altri elementi, per esempio la voce.

    Psicoastenia: disturbo della sfera nevrotica letteralmente traducibile come "mancanza di energia psichica". È caratterizzato da un abbassamento complessivo delle funzioni mentali di origine non organica ma collegato a problematiche di natura psicoaffettiva ed accompagnato da atteggiamenti di eccessiva dubbiosità ed indecisione.

    Psicofisiologia: disciplina che si occupa dello studio dei processi fisiologici e del loro rapporto con le funzioni/disfunzioni psichiche.

    Psicologia emotocognitiva: (Baranello, M.) La psicologia emotocognitiva è un modello teorico elaborato dallo psicologo Baranello che lo ha proposto per la prima volta nel 1997 come "psicologia dei bisogni e desideri" successivamente il nome del modello si è trasformato fino ad arrivare all'attuale nomenclatura di "psicologia emotocognitiva".

    Psicometria: settore della psicologia che tratta dell'elaborazione matematica e statistica dei dati psicologici.

    Psicopatologia: patologia della psiche.

    Psicosi: le psicosi sono gravi disturbi emotivi che comportano una perdita di contatto con la realtà e una disgregazione della personalità. Vedi anche nevrosi.

    Psicosomatica: branca della medicina che studia il rapporto tra mente e corpo, ossia il modo in cui gli affetti e le emozioni producono disfunzioni e malattie sul piano fisico. Vedi somatizzazione.

    Pulsione: fenomeno dinamico caratterizzato da una spinta (carica energetica) che trae forza da un'eccitazione corporea. Questa eccitazione causa uno stato di tensione e, dunque, un impulso che fa tendere ad una meta, che consiste nell'eliminazione di tale stato di tensione. La pulsione viene soddisfatta in modi diversi, soprattutto appresi con l'esperienza.



    - Q -




    Quadro di riferimento interiore: (terapia centrata sull'individuo) visione o percezione del mondo e di Sé propria dell'individuo; si distingue dal punto di vista di un osservatore esterno, di uno psicoterapeuta di un'altra persona.

    QI: (quoziente di intelligenza) corrisponde al rapporto età mentale / età cronologica x 100. Tra i valori 85 e 115, l'intelligenza è considerata "normale". Al di sotto di 85, si considera un deficit intellettivo, nello stesso modo in cui, al di sopra di 115, si stima che il soggetto abbia un'intelligenza superiore.



    - R -



    Razionalizzazione: meccanismo di difesa attraverso il quale il soggetto ricorre a spiegazioni logiche e razionali per giustificare propri comportamenti o azioni che sarebbero altrimenti inaccettabili.

    Reattivo del disegno: test ideato da E. Wartegg che può essere considerato di tipo proiettivo proiettivo, grafico, con possibilità di verbalizzazione, la cui dinamica si fonda sul concetto di archetipo e sulla teoria di personalità psicologico-analitica di Jung.

    Reattivo dell'albero: test di K. Koch appartenente alla categoria dei reattivi proiettivi con lo scopo di ottenere una descrizione della personalità a partire dal disegno di un albero da parte del soggetto in esame. Con il passare degli anni questa tecnica ha accumulato una grande quantità di materiali che ha fornito elementi di interpretazione più stabili ed obiettivi.

    Regressione: meccanismo di difesa che prende origine da uno spostamento dell'energia libidica da oggetti tipici di una fase dello sviluppo psicosessuale ad oggetti tipici di una fase precedente.

    Repressione: meccanismo di difesa che deriva dalla coscienza con il quale si cerca intenzionalmente di escludere dalla coscienza stessa un'idea, un fatto, una persona a cui si collega comunque un sentimento spiacevole o di conflitto. Si distingue dalla rimozione per via del fatto che viene attuato consapevolmente.

    Riflesso: risposta non intenzionale, che non è appresa ed è specifica della specie, di una data parte del corpo a un dato stimolo.

    Rimozione: meccanismo di difesa dell'Io, il principale nella teoria di S. Freud, per il quale i ricordi spiacevoli o ansiogeni vengono relegati nell'inconscio e quindi dimenticati.

    Rinforzo: termine introdotto in psicologia dalla corrente del comportamentismo (vedi terapia cognitivo-comportamentale) per indicare un particolare processo di apprendimento basato sulla introduzione di ricompense a seguito di comportamenti considerati corretti (rinforzo positivo), oppure sull'eliminazione di stimoli piacevoli a seguito di comportamenti indesiderati (rinforzo negativo).

    Risposta: il comportamento che fa seguito a uno specifico stimolo.

    Ritardo mentale: disturbo che produce nella persona un funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media, con concomitanti deficit del funzionamento adattivo e con esordio prima dei 18 anni.



    - S -



    Sadismo: tendenza marcata ad ottenere o ad aumentare la gratificazione sessuale infliggendo dolore o umiliazione ad un'altra persona. Vedi anche masochismo.

    Scissione: meccanismo di difesa che separa i sentimenti contraddittori, quelli buoni da quelli cattivi, riducendo la visione della realtà ad un insieme di oggetti e sentimenti buoni e cattivi. Nell'infanzia è presente garantendo la sopravvivenza emotiva nei primi mesi di vita; in seguito alcuni aspetti non patologici della scissione possono essere presenti, a patto di non compromettere l'esame di realtà.

    Serotonina: neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale le cui alterazioni sembrano essere implicate nella depressione.

    Sinapsi: struttura altamente specializzata che consente la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso, i neuroni. Attraverso la trasmissione sinaptica, l'impulso nervoso può viaggiare da un neurone all'altro.

    Sindrome: complesso di sintomi che tendono a presentarsi assieme e che vengono considerati come tipici effetti di specifiche cause (accertate o presunte).

    Sindrome di Hurler: sindrome causata da accumulo di mucopolisaccaridi, che provoca nanismo, cecità e ritardo mentale.

    Sindrome di Korsakov: trattasi di encefalopatia caratterizzata dall'associazione: di un'amnesia anterograda che costituisce la specificità di questa sindrome (il soggetto dimentica sempre di più); di un disorientamento spazio-temporale; di falsi riconoscimenti; di una fabulazione spontanea o indotta. Prevalentemente causata da alcolismo, questa sindrome può dipendere da un trauma cranico, da un'affezione vascolare o tumorale.

    Sindrome di Wernicke: disturbo cerebrale acuto collegato alle forme di alcolismo grave.

    Sinestesia: termine che indica quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi. Nella sua forma più blanda è presente in molti di noi, basti pensare a quelle situazioni in cui la presenza di un odore o di un sapore evoca un'altra reazione sensoriale (la vista della frutta che viene percepita anche come sapore). Si presenta anche come effetto dell'assunzione di droghe quali LSD e allucinogeni.

    Somatizzazione: meccanismo di difesa che porta a reagire agli stimoli ansiogeni e minacciosi con manifestazioni fisiche piuttosto che psicologiche. Comporta il trasferimento dei sentimenti dolorosi a parti del corpo. Vedi disturbi somatoformi.

    Spostamento: meccanismo di difesa mediante il quale un oggetto sostitutivo viene investito di sentimenti spiacevoli legati ad un altro oggetto; la relazione tra i due oggetti è di tipo associativo. Per esempio, nelle fobie può accadere che la paura del padre (o di qualcun altro o qualcos'altro) venga spostata su un animale.

    SSRI: selective serotonin reuptake inhibitors, ossia classe di psicofarmaci che agiscono sulla ricaptazione della serotonina. Fanno parte degli antidepressivi non triciclici e vengono utilizzati principalmente nel trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo e della depressione maggiore.

    Stadio operatorio concreto: (Jean Piaget) terzo stadio (4 in totale) dello sviluppo mentale formulato da Piaget. In questo stadio il ragazzo acquisisce il pensiero di tipo ipotetico-deduttivo che gli consente di compiere operazioni logiche sulla base di premesse puramente ipotetiche e di ricavarne le conseguenze appropriate. Va dai 12 anni di vita in poi.

    Stadio operatorio formale: (Jean Piaget) terzo stadio (4 in totale) dello sviluppo mentale formulato da Piaget. In questo stadio le azioni mentali precedentemente isolate si coordinano tra loro dando luogo alle operazioni concrete; esse sono strutture mentali caratterizzate dalla reversibilità, per cui ad ogni azione ne corrisponde una inversa. Va dai 7 ai 12 anni di vita circa.

    Stadio preoperatorio: (Jean Piaget) secondo stadio (4 in totale) dello sviluppo mentale formulato da Piaget. Il bambino impara ad usare simboli, immagini, parole e azioni che rappresentano altre cose. Va dai 2 ai 6 anni di vita circa.

    Stadio sensomotorio: (Jean Piaget) primo stadio (4 in totale) dello sviluppo mentale formulato da Piaget. In questo periodo l'intelligenza consiste di schemi di azione pratici. Va dalla nascita ai 18-24 mesi di vita circa.

    Stato (per es: di ansia): condizione mentale temporanea, non dovuta a caratteristiche di personalità.

    Stressogeno: che causa stress. Vedi stress.

    Stressor: elemento che causa stress. Può essere un elemento ambientale, una situazione o una persona. Vedi stress.

    Sublimazione: meccanismo di difesa per cui l'energia pulsionale libidica e aggressiva viene neutralizzata e soddisfatta attraverso la sua deviazione verso scopi od oggetti culturalmente e socialmente accettabili. Es: la creatività artistica ed intellettuale.

    Subliminale: si dice di un messaggio che viene assimilato a livello inconscio, senza consapevolezza. I messaggi subliminali vengono utilizzati nelle pubblicità per invogliare le persone ad acquistare uno specifico prodotto.

    Super-Io: istanza inconscia che giudica, censura e vieta. Insieme dei divieti morali, familiari, sociali e culturali assimilati. Nella teoria tripartita della mente di S. Freud si trova insieme all'Es e all'Io.

    Sviluppo psicosessuale: in psicanalisi insieme delle fasi attraverso le quali si snoda lo sviluppo psichico dell'individuo nel passaggio dall'infanzia alla vita adulta. È composto da cinque fasi: 1) fase orale; 2) fase anale; 3) fase fallica; 4) fase di latenza; 5) fase genitale.



    - T -



    T.A.T.: Test di Appercezione Tematica di tipo proiettivo sviluppato da Murray. Si basa su alcuni disegni attorno ai quali il soggetto deve costruire una storia da lui inventata. Dopo il Rorschach, il TAT costituisce il reattivo proiettivo più utilizzato, oggetto di numerosissimi studi e ricerche.

    TCA: psicofarmaci antidepressivi triciclici utilizzati nel trattamento della depressione maggiore. Producono un miglioramento del tono dell'umore.

    Temperamento: complesso delle differenze individuali a base biologica rilevabili nel comportamento, che compaiono molto precocemente e sono relativamente stabili nel corso del tempo e in situazioni diverse.

    Teoria della mente: capacità tipicamente umana di comprendere e riflettere sul proprio e l'altrui stato mentale, nonché sulle proprie ed altrui percezioni, in modo tale da prevedere il proprio e l'altrui comportamento.

    Terapia aversiva: nella pratica cognitivo-comportamentale si tratta di una terapia che associa uno stimolo sgradevole, come una scossa elettrica, alle situazioni da cui l'individuo è inopportunamente attratto.

    Terapia multimodale: introdotta da Arnold Lazarus si tratta di una terapia che impiega tecniche provenienti da diversi approcci nel tentativo di aiutare i pazienti a mettere in atto cambiamenti positivi.

    Test di Rorschach: è il reattivo proiettivo di personalità più conosciuto ed utilizzato. Si basa sull’interpretazione che il soggetto fornisce a figure non strutturate presentate in 10 tavole. Sfruttando il meccanismo inconscio della proiezione, il paziente consente allo Psicologo di tracciarne il quadro della personalità, con particolare riferimento alle caratteristiche di tratto, ossia a quegli aspetti caratterologici più stabilizzati, anche se influenze più attuali determinano risposte significative in parte delle esperienze più recenti.

    Test oggettivo: (di personalità) strumento utilizzato in psicologia per analizzare la personalità umana, basato su domande mirate volte ad indagare precise aree della mente.

    Test proiettivo: (di personalità) strumento utilizzato in psicologia per analizzare la personalità umana, basato sull'introduzione di stimoli ambigui volti a suscitare una reazione di risposta nel soggetto.

    Thanatos: in psicanalisi pulsione di morte. Secondo Freud essa è alla base dei comportamenti autodistruttivi tipici di vari disturbi psichici, tra i quali il disturbo ossessivo-compulsivo, nel quale la persona si costringe a ripetere in modo ossessivo determinati atti. Si contrappone a eros.

    Training autogeno: metodo di autodistensione da concentrazione psichica, che permette la modificazione di situazioni psichiche e somatiche; apprendimento graduale di una serie di esercizi di "concentrazione psichica passiva" posti in relazione fra loro al fine di un progressivo realizzarsi di modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell'attività cardiaca e polmonare, dell'equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza.

    Trance: stato psicofisiologico che può essere indotto tramite ipnosi e caratterizzato da fenomeni quali insensibilità agli stimoli esterni e attenuazione della coscienza. Vedi ipnosi. Vedi ipnoterapia.

    Transfert: in psicoanalisi è un meccanismo con il quale ogni individuo tende a spostare schemi di sentimenti e pensieri relativi a una relazione significativa della sua vita su una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. Per esempio il paziente che si rapporta con il terapeuta come farebbe con il padre.

    Tratto (di personalità): fattore significativo e relativamente stabile nella personalità di un individuo. Vedi anche "stato".

    Trauma primario: (psicologia emotocognitiva) viene definito "trauma primario" la conseguenza traumatica di eventi e situazioni traumatogene o mappe traumatiche legate direttamente ad un bisogno oppure ad un desiderio primario ed in grado di disturbarne la regolazione, quindi impedire al bisogno di essere adeguatamente soddisfatto. Definiamo in sintesi il trauma primario come la conseguenza dell'impossibilità / incapacità di un sistema di riferimento di soddisfare direttamente bisogni fondamentali oppure di realizzare desideri primari.

    Trauma relazionale: (psicologia emotocognitiva) si definisce trauma relazionale la conseguenza di eventi o situazioni potenzialmente traumatogene difficilmente condivisibili, che coinvolgono una o poche relazioni interpersonali. Generalmente non è condiviso con la maggior parte dei membri della comunità di appartenenza o con un gruppo definibile. Esempi di traumi relazionali potrebbero essere le conseguenze traumatiche di costanti microtraumi, abuso sessuale intra-familiare, criticismo, trascuratezza, violenze verbali, attaccamento disturbato, incapacità di sintonizzazione, ecc.. In sintesi possiamo definire il trauma relazionale come la conseguenza traumatica di eventi traumatogeni che si sono sviluppati nel contesto di una o poche relazioni significative.

    Trauma secondario: (psicologia emotocognitiva) si definisce "trauma secondario" la conseguenza di eventi o situazioni traumatogene o mappe traumatiche legate ad un desiderio secondario in grado di disturbarne la realizzazione ed ostacolare indirettamente la soddisfazione adeguata di un bisogno. In sintesi definiamo un trauma secondario come la conseguenza dell'impossibilità / incapacità di un sistema di riferimento (es. una persona) di realizzare desideri di tipo secondario.

    Trauma sociale: (psicologia emotocognitiva) si definisce "trauma sociale" la conseguenza traumatica di eventi o situazioni potenzialmente traumatogene (calamità naturali, guerre, incidenti, rapimenti, lutti, esposizione a rischi e pericoli, ecc.) che coinvolgono una comunità o un gruppo definibile (famiglia, gruppi dei pari, ecc.) di appartenenza o che sono potenzialmente condivisibili. È un trauma condiviso oppure con alte possibilità di esserlo ovvero potenzialmente condivisibile. In sintesi definiamo un trauma sociale come la conseguenza di eventi o situazioni traumatogeni che si sono sviluppati nel contesti di un gruppo o di una comunità definibile di appartenenza (ovvero un sistema più ampio di cui quello preso come riferimento risulti un costituente).

    Tricotillomania: disturbo che provoca lo strappamento ricorrente dei capelli e che ne causa una notevole perdita. I siti dello strappamento possono includere qualsiasi regione del corpo in cui crescono peli, ma i siti più comuni sono il cuoio capelluto, le sopracciglia e le ciglia.



    - U -



    Umanistica (psicologia): (Maslow e Rogers) approccio psicologico che pone l'accento sull'autorealizzazione dell'individuo.



    - V -



    Vantaggio secondario: beneficio che una persona ottiene più o meno consapevolmente dalla presenza di un disturbo o di una disabilità.

    Vocalizzazione: prima attività fonica del bambino, che comprende tutte le produzioni foniche oltre al pianto.



    - W -



    WAIS-R: (test) scala di valutazione dell'intelligenza per adulti (Wechsler Adult Intelligence Scale), elaborata e standardizzata da David Wechsler. La lettera R sta a significare "revised", cioè riveduta.

    WDEP: (terapia della realtà) la formulazione della terapia della realtà. Ogni lettera sta per diverse procedure: W: esigenze (Wants) - D: fare, comportamento (Doing) - E: valutazione (Evaluation) - P: progettazione.

    WISC-R: (test) scala di valutazione dell'intelligenza per bambini (Wechsler Adult Intelligence Scale for Children), elaborata e standardizzata da David Wechsler. La lettera R sta a significare "revised", cioè riveduta.



    - X -



    Xenopatia: (dal greco xenos, straniero) allucinazioni acustiche e verbali, rappresentazioni mentali incoercibili e automatiche che sono percepite dal soggetto con carattere di estraneità e di alterazione del Sé.



    - Y -



    Yoga: insieme di discipline che trattano di etica, stile di vita, posture corporee, controllo della respirazione, studio intellettuale e meditazione.



    - Z -



    Zeitgeist: lo spirito del tempo; il clima culturale prevalente.

    Zoopatia: (allucinazione) allucinazione cenestetica che attua una percezione di possessione del corpo da parte di un animale.


    Fonte: Nienteansia


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    xD
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    vorrei aggiungere DBO online che sarebbe il gioco di dragon ball stile mmorpg per sfortuna lo devono ancora fare in italiano ma c'è una patch che traduce una piccola parte del gioco per il resto dovete solo vedere qualche video tutorial su youtube ciao :yeah:
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    No seriamente.. se non fosse per quei muscoli troppo evidenti sarebbe da :Q__ Ma a parer mio i muscoli su una donna non sono attraenti >.< Poi bisogna vedere come sono quelle due tette,con il reggiseno sembrano tutte belle belline D:
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    Evanescence - Bring Me To Life




    Testo

    Bring Me To Life
    How can you see into my eyes
    like open doors
    Leading you down into my core
    where I've become so numb
    Without a soul
    my spirit's sleeping somewhere cold
    until you find it there and lead it back home


    Wake me up
    Wake me up inside
    I can't wake up
    Wake me up inside
    Save me
    Call my name and save me from the dark
    Wake me up
    Bid my blood to run
    I can't wake up
    Before I come undone
    Save me
    Save me from the nothing I've become.

    Now that I know what I'm without
    you can't just leave me
    Breathe into me and make me real
    Bring me to life

    Bring me to life
    I've been living a lie
    There's nothing inside
    Bring me to life

    Frozen inside without your touch,
    without your love, darling
    Only you are the life among the dead

    All of this sight
    I can't believe I couldn't see
    Kept in the dark
    but you were there in front of me

    I've been sleeping a 1000 years it seems
    I've got to open my eyes to everything

    Without a thought
    Without a voice
    Without a soul

    Don't let me die here
    There must be something wrong
    Bring me to life

    Bring me to life
    I've been living a lie
    There's nothing inside
    Bring me to life.




    Traduzione

    Riportami in vita
    In che modo puoi vedere nei miei occhi
    come aprire una porta
    mi puoi comandare fin dentro l'anima
    dove sono diventato intorpidito
    senza un'anima
    il mio spirito sta dormendo in qualche luogo freddo
    finché non lo trovi e non gli ordini di ritornar a casa

    Risvegliami
    Risvegliami dentro
    Io non posso risvegliarmi
    Risvegliami dentro
    Salvami
    Chiama il mio nome e salvami dall'oscurità
    Svegliami
    offri il mio sangue e corri
    Io non posso risvegliarmi
    Prima che mi rovini
    salvami
    Salvami dal nulla che sono diventata

    Ora io lo so cosa mi manca
    tu non puoi lasciarmi
    Vivi dentro di me e mi rendi reale
    Riportami in vita

    Riportami in vita
    Io sto vivendo una menzogna
    Non c'è nulla dentro
    Riportami in vita

    Ghiacciato dentro senza il tuo tocco
    senza il tuo amore, cara
    Solo tu sei la vita fra la morte

    Tutta questa vista
    non posso diventare, non potrei vedermi
    trattenuto nel buio
    ma tu eri lì di fronte a me

    Mi sembra d'aver dormito per 1000 anni
    Testo trovato su www.testitradotti.it
    Ho aperto i miei occhi su tutto

    Senza un pensiero
    Senza una voce
    Senza un'anima

    Non farmi morire qui
    Ci deve essere qualcosa di sbagliato
    Riportami in vita

    Riportami in vita
    Io sto vivendo una menzogna
    Non c'è nulla dentro
    Riportami in vita
  11. .
    Meme-no
  12. .
    chair
  13. .
    no...ghil
  14. .
    Quasi quasi la chiudo... è totalmente inutile.. se volete scambiarvi +1 ci sono tanti di quei topic..
  15. .
    bravo..hai rilanciato la discussione lol...era da tempo che non si scriveva qui...
19 replies since 11/7/2011
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