Votes taken by *Rasengan*

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    EPISODIO 7 ONLINE!
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    CITAZIONE (†Natsu•Dragneel† @ 21/4/2013, 10:51) 
    Scusami Tanto *Rasengan* essendo un immagine significativa e bella ho scelto quella .... ma ne ho trovato un'altra altrettanto magnifica....
    Lucy è questa : http://fc00.deviantart.net/fs23/f/2008/010...r_by_halc0n.jpg
    Per quanto riguarda i tasti play e stop in questa immagine c'è ne sono diversi... è possibile scegliere quello di Natsu come Play e quello di Erza Come stop ?
    www.w3walls.com/fairy-tail-anime-logo-wallpaper/
    Per quanto riguarda l'effetto non importa...

    Grazie e scusa se ho causato preblemi....
    Gomen nasai !

    Vai tranquillo...al massimo facciamo i gemelli ahahahah
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    CITAZIONE (Sae_ @ 24/3/2013, 12:42) 
    Mi incuriosisce la cosaXD

    Link presentazione: Here!
    Ruolo: Traduttore
    Possiedi i requisiti richiesti?: Credo di siXD
    Esperienze precedenti: Ho tradotto alcuni manga per un altro forum che però ha chiuso dopo poco
    Lingue conosciute: English e Italiano XDD

    Speriamo non abbia chiuso per le tue traduzioni!!! ahahahahahah
    SCHERZO ovviamente!
    Va bene allora vediamo che sai fare: ti sottoporrò a un test...
    Hai skype?
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    "...tra il serio e il faceto, mostrera’ come sopravvivere al 21 dicembre, con qualche accorgimento e un pizzico di fortuna"
    Non è molto rassicurante!!! :gratt:
  5. .
    QUANDO LA RADIO SIETE VOI!

    Chi volesse che una particolare canzone venga passata in radio durante il nostro show mandi un messaggio al 44693 scrivendone il titolo.
    Il costo è di 2 euro che andranno ad arricchire il mio fondo personale :fufu:
    OVVIAMENTE SCHERZO!!!

    Scrivete qui osservando il seguente modulo:

    Titolo:
    Autore:
    Dedica (o speciale occasione per cui la si richiede):
    Frasi (o commenti da aggiungere alla vostra song):
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    TITANI
    Titans




    I Titani (dal greco Τιτάν, "signore", plurale Τιτάνες) e le titanidi sono figure della mitologia greca, esseri immortali, padroni in coppia della settimana e delle rispettive sette potenze planetarie dell'epoca.

    «Ma quando il culto dei Titani fu abolito, in Grecia la settimana cessò nel calendario ufficiale, certi autori, Esiodo, Apollodoro, Stefano di Bisanzio, Pausania e altri, modificarono il numero di tali divinità [da quattordici] a dodici, probabilmente per farlo corrispondere ai segni dello Zodiaco.»

    Pian piano furono assimilati ai giganti, ma soprattutto furono caratterizzati come esseri molto forti, addirittura più forti degli dei, talmente forti che ancora oggi si usa dire uno sforzo o una forza titanica per indicare una forza veramente grande.
    Furono creati da Eurinome, la dea di tutte le cose, ma secondo altre versioni furono figli di Urano dio del cielo e di Gea o Gaia la Madre Terra: Urano generò i Titani dopo aver cacciato i Ciclopi, suoi figli ribelli, nel remoto Tartaro.
    Per vendicarsi Gea indusse i Titani ad assalire il loro padre.

    E così fecero, guidati da Crono, il più giovane di loro. Egli colse nel sonno suo padre e lo evirò con un falcetto di frassino e selce.

    Crono assunse il potere supremo e cacciò i suoi fratelli Titani assieme ai tre Ciclopi e agli Ecatonchiri (i giganti Centimani) nel Tartaro.

    Secondo altre versioni, invece, i Titani furono fatti precipitare nel Tartaro da Zeus, dopo la guerra decennale con gli dèi olimpici.
    Zeus fece ubriacare la vecchia carceriera del Tartaro, Campe, e le rubò le chiavi. Liberò così Ciclopi e Giganti Centimani.

    Altri miti dicono che vinta la guerra, i Titani furono esiliati nelle isole britanniche, o all'estremo occidente, e furono posti sotto la sorveglianza dei Centimani.
    Atlante, invece, che fu a capo dei Titani dopo l'evirazione di Urano, ricevette come punizione l'obbligo di sostenere il peso del cielo sulle sue spalle.
    Le Titanesse furono risparmiate, per intercessione di Meti, della quale Zeus si era infatuato, e di Rea, madre di Zeus.

    Furono Titani
    Teia o Tia e Iperione, a capo del Sole, che presiedevano alla luce;
    Dione e Crio a capo di Marte, che presiedevano alla crescita;
    Meti e Ceo a capo del pianeta Mercurio, che presiedevano alla saggezza;
    Teti e Oceano a capo di Venere, che presiedevano all'amore;
    Rea e Crono a capo del pianeta Saturno, che presiedevano alla pace.
    Vi è poi Giapeto, progenitore del genere umano e padre di Atlante, Epimeteo e Prometeo.



    Progenitori dei Titani
    Urano - Il titano del cielo.
    Gaia - La titanessa della terra.

    Titani originali
    Ceo - Il titano della saggezza.
    Crio - Il titano della forza e della potenza.
    Crono - Il titano del tempo (e re dei Titani).
    Giapeto - Il titano della mortalità.
    Oceano - Il titano dei fiumi.
    Iperione - Il titano della vigilanza e dell'osservanza.
    Mnemosine - La titanessa dei ricordi.
    Febe - La titanessa dell'oscurità.
    Rea - La titanessa regina dei Titani.
    Teti - La titanessa dei fiumi.
    Teia - La titanessa della vista e della luce.
    Temi - La titanessa di giustizia.

    Figli di Iperione e Teia
    Eos - La titanessa dell'alba.
    Elio - Il titano del Sole.
    Selene - La titanessa della Luna.

    Figli di Ceo e Febe
    Asteria - La titanessa dello spazio, della necromanzia e dei sogni premonitori.
    Lelantos - Il titano dell'aria (la sua paternità non è dichiarata espressamente in alcuna opera ma può essere dedotta).
    Leto - La titanessa della tecnologia.

    Figli di Giapeto e Climene
    Atlante - Il titano che sorregge la volta celeste.
    Prometeo - Il titano della preveggenza.
    Epimeteo - Il titano del ripensamento.
    Menezio - Il titano della rabbia.
    Anchiale - La titanessa del tepore riscaldante del fuoco (Strabone suggerisce potrebbe essere figlia di Foroneo).

    Figli di Crio ed Euribia
    Astreo - Il titano delle stelle e dei pianeti.
    Pallante - Il titano dell'arte della guerra.
    Perse - Il titano della distruzione.

    Figli di Oceano e Teti
    Meti, una delle Oceanine.

    Per il Titanic fu presa ispirazione da questo nome per la famosa nave affondata nel 1912, l'RMS Titanic.

    | Se vi piace il genere non perdete: |



    | Oppure: |




    Edited by 1990Rasengan - 6/11/2012, 21:51
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    I sette DEI della Fortuna
    Il gruppo dei sette




    I sette Dei della Fortuna (shichifukujin 七福神) sono divinità giapponesi legate al culto popolare, alcune di origine shintō altre provenienti dalla Cina, ma presto fuse insieme in un culto misto attraverso la teoria dello honji suijaku, in cui i kami shintō non sono altro che la manifestazione (suijaku) dei Buddha, la fonte originale (honji) dalla quale essi emergono: secondo questa teoria è possibile porre in armonia il rapporto tra kami e Buddha e fornire quindi una spiegazione del perché la pratica religiosa giapponese non trovi nessun conflitto dottrinale con le diverse istituzioni religiose.
    Ma sono soprattutto i benefici che le divinità offrono ai devoti a rendere possibile la loro fusione e la loro interscambiabilità: il risultato di questa fusione ha portato alla sovrapposizione e, in alcuni casi, a confondere l’identità stessa della divinità.
    Le fonti buddhiste, oltre a dare informazioni riguardo all’origine dei shichifukujin, offrono anche la spiegazione del perché siano un gruppo di sette: nel Ninnōkyō (Sūtra della Saggezza dei Re Benevolenti) il Buddha spiega ad un re che egli sta trasmettendo la sua saggezza a tutti i re della terra e non a coloro che hanno già compreso la sua dottrina; dato che i re non conoscono la dottrina del Buddha, essi dovranno recitare questo sūtra al fine di eliminare le sette sofferenze da cui sono afflitti e ricevere di conseguenza le sette benedizioni



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    I sette Dei, pur essendo tutti considerati divinità della prosperità e della buona sorte, hanno ognuno una particolare caratteristica:
    - Ebisu (恵比須) è legato alla pesca e alla coltura del riso ma anche alla casa, ed è rappresentato con un pagello sotto il braccio sinistro e una canna da pesca nella mano destra

    - Daikoku (大黒) arrivò dalla Cina intorno al IX secolo, ma le sue origini sono indiane; in Giappone venne ad identificarsi con Okuninushi no Mikoto, divinità delle messi e della buona fortuna, e per questo viene sempre rappresentato in piedi o seduto sopra due balle di riso, con un martello nella mano destra e un sacco pieno di ricchezze sulla spalla sinistra

    - Bishamonten (畏沙門天) si identificò con una divinità buddhista protettrice della virtù e viene rappresentato vestito con un’armatura e con in mano una piccola pagoda e una lancia

    - Benzaiten (弁財天), nota anche come Benten, è l’unica divinità femminile, protettrice delle arti, della letteratura, delle scienze, e solitamente ritratta mentre suona il biwa

    - Fukurokuju (福禄寿), riconoscibile per l’enorme testa protuberante e la barba bianca, è il Dio della felicità e della saggezza e porta in mano il rotolo della saggezza ed il bastone di comando

    - Jurōjin (寿老人) è il Dio della longevità e della felicità, porta un copricapo da studioso e la barba bianca, e spesso è accompagnato da un cervo, suo messaggero

    - infine, Hotei (布袋) è identificato con l’eccentrico monaco zen cinese Budai, dipinto mentre ride e con un ombelico grande simbolo di benevolenza.
    I sette Dei della Fortuna sono uno dei temi più cari della tradizione nipponica, continuamente ritratti in dipinti, stampe, sculture, tessuti; spesso sono ripresi tutti insieme sulla Barca del Tesoro (宝船 takarabune), simbolo di abbondanza e fortuna.
    Dal periodo Edo divenne popolare il pellegrinaggio ai santuari e ai templi loro dedicati, soprattutto in ricorrenza del nuovo anno.




    Articolo a cura di 1990Rasengan riservato @Uiam
7 replies since 25/2/2010
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