Posts written by Heikichi-kun

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    Avellino, quattro detenuti evasi dal carcere:
    buco nel muro e lenzuola per calarsi

    Uno dei malviventi è già stato preso dai carabinieri, caccia in tutta la zona agli altri tre



    Quattro detenuti sono evasi dal carcere di Bellizzi Irpino, nell'Avellinese: uno di loro è stato arrestato dai carabinieri, che hanno intercettato i fuggiaschi a Potenza, mentre gli altri tre sono ricercati. La polizia penitenziaria e i militari dell'Arma stanno effettuando una vasta battuta a caccia degli evasi, cercando di individuarli anche dall'alto utilizzando un elicottero.
    Come nei migliori film, gli evasi hanno fatto un buco nel muro del bagno della cella rimuovendo un intero blocco di mattoncini, poi si sono calati con un lenzuolo annodato. Raggiunto il muro di cinta, ha spiegato il segretario generale Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, i detenuti hanno posizionato un contenitore dell'immondizia sul quale hanno posato alcune pedane che hanno funto da scala.

    La fuga è stata scoperta durante la conta dei detenuti: l'evasione sarebbe avvenuta nella nottata o nelle prime ore della mattinata. I quattro evasi sono stati poi intercettati dai carabinieri nella zona del Potentino a bordo di un'auto rubata. Uno dei quattro è stato arrestato, gli altri tre si sono dati alla fuga. Si tratta di Cristiano Valanzano, Salvatore Castiglione e Fabio Pignataro.

    I quattro, detenuti comuni, erano reclusi al secondo piano della sezione 'Giovani adulti' tutti con condanne gravi. Tre pregiudicati scappati sono di origini pugliesi e uno è campano, di Castellammare di Stabia. Tre sono in carcere per furti, rapine e uno per omicidio. Per loro la pena da scontare si sarebbe dovuta concludere tra il 2025 e il 2036..

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    Trenord, lo sfogo dei pendolari a Tgcom24: "Viviamo un vero incubo, è vergognoso"
    Molte le mail di protesta giunte in redazione: "La situazione è fuori controllo, è uno schifo"



    Continuano i disagi in Lombardia dopo il caos che ha travolto la rete Trenord con ritardi e treni cancellati. Furiosi i viaggiatori che per il terzo giorno consecutivo si trovano a dover fronteggiare la situazione. "Non sapere cosa ti aspetta, dal momento che ti rechi in stazione a prendere l'unico mezzo che hai a disposizione per poter andare a lavorare, è come subire una violenza", scrive Valeria a Tgcom24.
    Le mail di protesta dei nostri lettori si susseguono. "A Rho la situazione è insostenibile, i treni arrivano con almeno 30 minuti di ritardo e già pieni da non riuscire a salire", denuncia Antonietta. "Dalle 7:30 sono riuscita ad arrivare al lavoro alle 10 e tutto ciò è vergognoso. Si viaggia peggio che coi carri bestiame: è uno schifo, un vero schifo".

    Elisabetta testimonia con una foto (a lato) quanto sta accadendo a Corbetta. "Situazione ancora fuori controllo - scrive -. Treno 07:37 da Corbetta-Santo Stefano Ticino (MI) bloccato dai pendolari esausti! E' arrivato con solo tre carrozze invece di almeno 6, con gente già stipata sulle porte d'ingresso, lasciando a piedi centinaia di persone. Due ore e un quarto per arrivare in ufficio, non male".

    Dallo sfogo di chi viaggia, sembra che la gravità della situazione non sia dovuta solo agli errori del nuovo software utilizzato dall'azienda. "Ad aggravare ancora di più la situazione tolgono anche dei vagoni ai treni, così oltre ad essere pochi i mezzi che viaggiano sono anche più corti del solito e strapieni Come è possibile una situazione simile?", si chiede Laura. "La situazione è peggiorata in questi 3 giorni, ma a Rho la situazione è drastica da mesi ormai", ribadisce Antonietta..

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    Sarah,Misseri: "Gettai io il corpo"
    Ma poi fa gaffe parlando al plurale



    "Ho preso i vestiti di Sarah dopo aver gettato il cadavere nel pozzo quando ce ne siamo andati". A parlare del delitto della 14enne di Avetrana durante la nuova udienza del processo è ancora una volta Michele Misseri, che continua ad accusarsi dell'omicidio. Ma anche questa volta ha commesso una gaffe, parlando al plurale come se fosse stato aiutato da qualcuno a occultare il corpo della ragazzina..

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    Roma, tragedia in una famiglia ecuadoriana: 2 morti per esalazioni di monossido di carbonio
    Tre persone, tra cui due bimbi, in ospedale. L'intossicazione provocata dai fumi di un bracere



    Due uomini di 62 e 65 anni sono morti e tre persone (tra cui due bambini) sono finite in ospedale, intossicate dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un braciere. E' successo alla periferia di Roma, in zona Flaminio. Le vittime fanno parte di una stessa famiglia e sono tutte ecuadoriane.
    Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 con due mezzi, che hanno rianimato e trasportato il figlio di una delle vittime, di 25 anni, in codice rosso all'ospedale S.Andrea. Nell'appartamento c'erano anche altri due figli di una delle vittime. Una è una bimba di quattro anni. .

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    Abiti succinti in pubblico, la Cassazione: è reato
    Confermata l'ammenda per una donna "abbigliata in modo da far vedere le parti intime"



    Abiti troppo succinti in luogo aperto al pubblico? Chi li indossa commette reato, come ha stabilito la terza sezione penale della Cassazione, confermando la condanna inflitta a una straniera a pagare una multa di 600 euro. La donna era stata sorpresa da un poliziotto "abbigliata in modo da far vedere le parti intime del corpo, in particolare il seno e il fondoschiena" e a stabilire per lei la pena era stato il giudice di pace di Bologna.
    "La tipicità del reato in contestazione - commentano gli ermellini nella sentenza - consiste nel porre in essere atti contrari alla pubblica decenza", cioè "quegli atti che, in se stessi o a causa delle circostanze, rivestono un significato contrario alla pubblica decenza, assunti in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico".

    Poiché sussista il reato, inoltre, "non rileva che detti atti siano percepiti da terzi essendo sufficiente la mera possibilità della percezione di essi, in quanto l'articolo 726 cp tutela i criteri di convivenza e decoro che, se non osservati e rispettati, provocano disgusto e disapprovazione".

    E' quindi giusto, secondo la Cassazione, punire questo atto "vista la gravità della condotta, l'insensibilità della prevenuta all'offesa arrecata alla collettività, comprovante il completo disinteresse" della donna "alle interferenze negative che il suo comportamento avrebbe potuto determinare al comune vivere civile", tenuto anche conto dei "precedenti penali" dell'imputata..

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    Camorra, boss accusato di disastro ambientale
    Acqua avvelenata per irrigare i campi e bere

    Scarti industriali provenienti dal Nord sversati nelle discariche di Giuliano, nel Napoletano



    Nuova accusa per Francesco Bidognetti. Il boss della camorra è ritenuto colpevole di disastro ambientale per aver avvelenato falde acquifere, al fine di favorire il clan dei Casalesi. L'esponente della malavita, che è detenuto a Parma in regime di 41 bis, ha ricevuto la notifica di un provvedimento di custodia in carcere da parte della Dia di Napoli con questo capo di imputazione.
    Oltre al disastro ambientale causato da Bidognetti è stato anche accertato un grave inquinamento della falda acquifera sottostante le discarica del Giuglianese, nel Napoletano. Proprio nella discarica "Scafarea" la società "Ecologia 89" del boss dei Casalesi venivano sversati scarti industriali provenienti prevalentemente dal Nord Italia, in particolare dall'Acna di Cengio. L'azienda fu creata con altre persone per coprire l'illegale smaltimento.

    Le acque avvelenate venivano poi utilizzate per irrigare le colture e anche per scopi alimentari, non solo dalle popolazioni locali ma anche da quelle residenti in zone extraprovinciali, che hanno potenzialmente assunto sostanze cancerogene. Il disastro, secondo l'ordinanza della Dda, è durato circa un ventennio.

    Con Bidognetti nel provvedimento sono citati, tra gli altri Giulio Facchi, già subcommissario all'emergenza rifiuti, Gaetano Cerci e soprattutto Cipriano Chianese (arrestato nel 2006 e tuttora ai domiciliari, ndr) per i quali il gip ha ritenuto non sussistenti le esigenze cautelari. Chianese, 61 anni, fu il titolare della Setri e della Resit srl, società che gestivano le discariche ubicate su un'area di 21,4 ettari. Per i fatti oggetti del provvedimento è già in corso al Gup di Napoli il processo con rito abbreviato a carico Bidognetti e altri imputati; per il delitto di avvelenamento invece è la Corte d'Assise di Napoli a procedere..

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    Camorra, acqua avvelenata da bere
    Napoli,Dia:20 anni disastro ambientale



    Oltre al disastro ambientale causato dal boss Francesco Bidognetti, la Dia di Napoli ha anche accertato un grave inquinamento della falda acquifera sottostante la discarica del Giuglianese. Per vent'anni le acque avvelenate venivano utilizzate per irrigare le colture e per scopi alimentari, non solo dalle popolazioni locali ma anche da quelle residenti in zone extraprovinciali, che hanno potenzialmente assunto sostanze cancerogene..

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    Gli ultimi giorni del Grande Torino a Lisbona
    Un documentario racconta la storia inedita

    Valentino Mazzola e compagni si recarono in Portogallo l'1 maggio del 1949 per disputare, due giorni dopo, l'amichevole col Benfica. Il 4 maggio il tragico ritorno e lo schianto a Superga. Un film ricostruisce le giornate lusitane degli "Invincibili" rivelando particolari finora sconosciuti. Tgcom24 ha incontrato i due autori del documentario



    Si è scritto tanto del Grande Torino e di Superga, degli "Invincibili", del "solo il fato li vinse", degli eroi che, come la tragedia greca insegna, muoiono giovani. Sono passati 63 anni da quello schianto, ma ancora forte è il legame tra i tifosi e quella magnifica squadra, diventata mito ed essenza dell'amore verso il Toro. E un atto d'amore è quello che ha spinto Andrea Ragusa, torinese (e torinista), da qualche anno in Portogallo, e Nuno Figueredo, portoghese e tifoso del Benfica, a scavare nei ricordi e nelle memorie per raccontare gli ultimi giorni dei giocatori del Grande Torino, quelli trascorsi a Lisbona per la loro ultima partita prima di imbarcarsi per il volo fatale. I tre giorni in Portogallo rappresentano per certi versi il tassello mancante di tutta la storia. Ragusa e Figueredo, per un anno, hanno rintracciato persone, spulciato giornali, raccolto testimonianze per ricostruire ciò che accadde tra il primo e il 4 maggio di quel 1948. Il risultato è "Benfica-Torino 4-3", un documentario che emoziona e commuove, l'ultima pagina del testamento degli "Invincibili".
    Un omaggio, non un addio al calcio
    "Quella in Portogallo -racconta Ragusa- fu una partita che, come molti riportano, pensavamo fosse stata organizzata per l'addio al calcio di Francisco Ferreira, stella del Benfica e della nazionale e amico di Valentino Mazzola, che aveva conosciuto tempo prima a Genova per l'amichevole Portogallo-Italia. E invece no, il match, come scrivono i giornali portoghesi dell'epoca, era un semplice omaggio a Ferreira, che continuò a giocare ancora per parecchio tempo e magari poteva farlo anche al Toro, visto che a quanto pare era stata avviata una trattativa per portarlo in Italia. Allora i giocatori non erano professionisti, non c'erano sponsor e queste amichevoli di lusso venivano organizzate per guadagnare qualcosa in più grazie agli incassi".

    La "cena della fratellanza"
    Toro battuto, in quell'amichevole, ma mai domo: passa in vantaggio con Ossola, subisce la rimonta, va in gol anche Bongiorni, poi chiude Menti, allo scadere, su rigore, per il definitivo 4-3. Sarà quello dell'ultimo gol della storia del Grande Torino. "Prima di quella partita -racconta ancora Ragusa- i giocatori si erano rilassati a Estoril, dove alloggiavano all'Hotel Palace trascorrendo diverso tempo alle terme. Proprio allo stadio Paraya di Estoril tennero il loro ultimo allenamento. Dopo la partita le due squadre si riunirono per una "cena della fratellanza" nel prestigioso ristorante Alvalade di Lisbona, e di quella serata siamo riusciti a trovare qualche foto".
    Tra gli ozi di Estoril e la cena di gala, il match. "I portoghesi conoscevano bene il Torino, e c'era molta attesa per quella partita - afferma Figueredo -, abbiamo trovato una signora che venne allo stadio da un paesino vicino Lisbona a piedi. A proposito dello stadio, si è scritto è che l'amichevole fosse stata giocata al De Luz, che però fu costruito nel '55. Il match si disputò invece all'Estadio Nacional do Jamor".

    Da Torpedo Torranense e Torino Torranense
    Di quella partita nel documentario ci sono le testimonianze dei giovani giocatori del Benfica di allora, le riserve Artur Santos e Josè Bastos, e soprattutto quella di Rogerio Lantres de Carvalho detto Pipì, funambolica ala destra, autore del quarto gol dei lusitani, l'ultimo subito da Bacigalupo. "Pipì ha 90 anni ma è lucidissimo - afferma Ragusa -, ricorda quella partita spettacolare, giocata senza marcature strette e con pochi falli, ricorda la cena della fratellanza, di come i giocatori tra di loro fossero diventati amici e degli scambi di regali di quella serata. Ma soprattutto ricorda la tragedia, il grande dolore personale, come se avesse perso un familiare". Anche Lisbona in quei giorni si commosse per quanto successo a Superga, in centinaia manifestarono la loro vicinanza al dramma davanti all'ambasciata italiana. Sull'onda emotiva si pensò di realizzare una statua che ricordasse quella partita, ma poi non se ne fece nulla. "Tuttavia abbiamo scoperto qualcosa di curioso che ancora oggi lega quella tragedia al Portogallo -ricorda ancora Ragusa-. In Alentejo, nel sud del Paese, una squadra di Torrão cambiò il proprio nome da Torpedo Torranense a Torino Torranense, e così si chiama ancora adesso. O ancora abbiamo scoperto che il figlio del guardalinee di quell'incontro, Jaime Gameiro Pereira, tiene vivo il ricordo di quei giorni nel suo blog".

    Il Benfica ricorda
    Anche nel museo del Benfica ci sono testimonianze tangibili della partita. C'è la "Coppa Olivetti", il trofeo messo in palio per l'occasione da una società portoghese legata proprio all'Olivetti, ci sono una statuetta della Mole Antonelliana, un cofanetto e un portasigarette, dono della delegazione torinese, il gagliardetto dei granata di quella partita e alcune foto di quei giorni appartenute a Ferreira.
    Nel documentario di Ragusa e Figueroda non ci sono aerei distrutti, bare e funerali. "La tragedia sta inevitabilmente sempre sullo sfondo, ma volevamo che a parlare fossero solo le immagini e le voci dei testimoni che abbiamo trovato - affermano- per restituire il ricordo di momenti vivi, tangibili". Come vivo e tangibile è il Grande Torino, nel cuore e nella memoria dei suoi tifosi e di chi ama il calcio, oggi meno poetico e più freddo rispetto al passato, che per scaldarsi ha bisogno di storie come quelle degli Invincibili. Che, ironia, della sorte, persero proprio l'ultima partita della loro storia. Un paradosso, un segno, una maledizione, se così vogliamo chiamarla, contro la quale i tifosi del Toro si misurano ancora oggi..

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    Il City di Mancini saluta anche l'Europa League
    Il Dortmund vince per 1-0, bene anche Real e Psg



    Nell'ultimo turno di Champions League, il Manchester City perde in Germania ed è fuori da tutte le competizioni europee: il gol decisivo del Borussia Dortmund è di Schieber. Tutto facile invece per il Real Madrid, 4-1 sull'Ajax: in gol anche Kakà. Nel girone B, il Psg batte 2-1 il Porto grazie a Thiago Silva e Lavezzi, passando come primo. Nel girone D l'Arsenal ko 2-1 in trasferta contro l'Olympiacos: lo Schalke 04, 1-1 a Montpellier, chiude quindi primo.
    GIRONE A: PSG PRIMO, PORTO SECONDO, DINAMO KIEV IN EUROPA LEAGUE
    Il Paris Saint Germain doveva vincere per arrivare primo. Missione riuscita alla squadra di Ancelotti. I parigini passano in vantaggio al 29' grazie al colpo di testa di Thiago Silva ma vengono ripresi quattro minuti più tardi da Danilo, lasciato solo da Alex. Di Lavezzi il 2-1 definitivo, su errore di Helton. A Zagabria invece si è giocato sotto una bufera di neve, che ha anche costretto l'arbitro a sospendere la partita per 16 minuti al 9' del primo tempo. Dopo la ripresa del gioco, due gol allo scadere dei tempi: Dinamo Kiev in vantaggio con Yarmolenko al 45', pareggio di Krstanovic su rigore al 94'.

    GIRONE B: SCHALKE 04 PRIMO, ARSENAL SECONDO, OLYMPIACOS IN EUROPA LEAGUE
    Non cambia la situazione in vetta. Ma l'Arsenal ha accarezzato il sogno di passare per primo, dopo aver condotto per 65 minuti la sfida in Grecia contro l'Olympiacos: di Rosicky il gol dello 0-1. Nella ripresa, pareggio greco con Maniatis e definitiva rimonta con Mitroglu a venti minuti dalla fine. Lo Schalke invece si fa recuperare da Herrera, dopo essere passato in vantaggio con Howedes, nell'occasione servito da Metzelder.

    GIRONE C: MALAGA PRIMO, MILAN SECONDO, ZENIT IN EUROPA LEAGUE
    La sconfitta del Milan spiana la strada allo Zenit, all'Anderlecht non basta il pareggio a Malaga. Spagnoli due volte in vantaggio con Duda, doppietta mancina, e due volte rimontati, prima da Jovanovic (bel tocco sotto su Kameni) e infine con Mbokani.

    GIRONE D: BORUSSIA DORTMUND PRIMO, REAL MADRID SECONDO, AJAX IN EUROPA LEAGUE
    Niente da fare per il Manchester City, sconfitto da un grande Borussia Dortmund e fuori da ogni comeptizione europea. Il gol decisivo è di Schieber, che buca in scivolata Hart. Per Balotelli solo venti minuti, nel primo tempo cori a favore di Roberto Mancini. Tutto facile invece per il Real di Mourinho: Ronaldo, Callejon, doppietta, e Kakà (splendido tiro a giro di sinistro con fascia di capitano al braccio) ne fanno quattro all'Ajax, in gol solo con Boerrigter, bravo a sfruttare un'uscita sbagliata di Adàn (riserva di Casillas).

    IL QUADRO DELLE QUALIFICATE
    Primi verdetti in Champions League e le squadre italiane iniziano a fare qualche calcolo. Il Milan si è qualificato secondo, agli ottavi potrà incontrare chi ha conquistato il proprio girone, Juventus (eventualmente) e Malaga a parte. I rischi sono tanti, a partire dal Barcellona. Ma le sfide della stagione scorsa insegnano che nulla è impossibile. Poi il Paris Saint Germain degli ex: Ibrahimovic e Thiago Silva, certo. Ma anche Ancelotti e Leonardo (se ancora ci saranno): squadra ancora incompiuta ma che tra qualche mese potrebbe trovare quell'identità che oggi manca. Mai sottovalutare il Manchester United. Tra le tedesche, molto meglio lo Schalke 04 del Borussia Dortmund che incanta l'Europa. Mercoledì porterà in dote Bayern Monaco o Valencia e lo Shakhtar se non dovesse perdere contro la Juve.

    Un po' diversa la situazione per i bianconeri che contro lo Shakthar si giocheranno la qualificazione. Se passassero come secondi, il destino sarebbe simile a quello del Milan: ovviamente non potrebbero incontrare lo Shakhtar e i rossoneri, ma pescare il Malaga non sarebbe male. Vincendo il girone E, la Juve potrebbe pescare Porto, Arsenal, Real Madrid, Bayern o Valencia, Benfica o Celtic e Galatasaray o Cluj. Meglio evitare bavaresi e Mourinho, le altre squadre sono alla portata dei ragazzi di Conte. .

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    lol
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    FeFFantaFette aFFaFFini Fpararono in una piaSSa a FaFFari tutti e FeFFantaFette FuFFultando! Mentre tu mi hai laFciato da Folo davanti a Fcuola, mi vien da piangere, arriva Fubito, mi riconoFci ho le Fcarpe piene di paFFi, la faccia piena di Fchiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te.
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    Up
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