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Richard90.
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Sono passati alcuni giorni da quando sei uscita con Michele e ti sei fatta scopare da lui per ore . Sono ancora arrabbiato e non riesco a perdonarti nonostante tu ti comporti da gattina innamorata. E’ proprio la mia incapacità a punirti la cosa che più mi mortifica , tu lo capisci e una sera affronti l’argomento:”
“Sono stata cattiva amore mio perché non mi punisci”
Resto un attimo perplesso e poi capisco che hai ragione, solo umiliandoti potrei ritrovare la pace.
“Sì, ti sei comportata come una cagnetta in calore, ora voglio che ti comporti come tale anche con me. Quindi voglio che sia ubbidiente e servizievole”
“Sì tesoro, farò tutto ciò che vuoi, puoi umiliarmi e picchiarmi”
Resto un attimo assorto per pensare a come punirti, in un lampo mi è tutto chiaro, so come punirti.
“Ok , puttana, vieni con me”
Ti faccio sedere accanto a me davanti al computer, entro in uno dei siti Escort di prostitute.
Comincio a fare scorrere le fotografie sul video :
“ La voglio giovane, con belle tette, mora “
Mi fermo su un’immagine di una splendida ragazza , naturalmente studentessa , disponibile a tutto, con cinismo ti chiedo:
“Che te ne pare?”
“Molto bella” rispondi con un fil di voce.
La chiamo al telefono e le chiedo se può venire in serata. Lei è disponibile si chiama Deborah e dice che arriverà tra un’ora.
“Preparaci la cena , mangerò con Deborah”
Siamo a tavola , Deborah è spigliata e simpatica, ti ho presentato come la mia colf e ti ho imposto di non aprire bocca. Tu ubbidisci e ci servi diligentemente.
Dopo cena mi siedo in poltrona e ti dico:
“Lisa, fai vedere a Deborah come sei brava a spogliarti, come sai eccitarmi”.
Tu non sembri sorpresa e cominci lo strip
Sai spogliarti con una malizia assolutamente coinvolgente, ti accarezzi i fianchi ed il seno, fai salire la gonna fino a scoprire le mutandine poi le riabbassi, ripeti la stessa operazione girandoti di schiena , quando sollevi la gonna esponi le natiche lasciate completamente esposte dal perizoma, ti guardo visibilmente emozionato, il tuo strip continua con lentezza coinvolgente, nonostante ti abbia visti centinaia di volte mi eccito da morire, ecco che resti in reggiseno e mutandine, sei uno spettacolo.
Slacci il reggiseno ed offri al mio sguardo le tue belle tette che accarezzi con dolcezza, è evidente che anche tu sei eccitata ed infatti ti lecchi i capezzoli e porti la mani tra le gambe , ti sfili il perizoma , ti avvicini a me, appoggi una gamba sulla poltrona e ti allarghi la vagina, sei eccitata , vedere i nostri sguardi carichi di libidine ti inebria , ti masturbi con due dita nella fica ed esplodi in un orgasmo violento, mi guardi senza dire nulla ti inginocchi con il culo davanti al mio sguardo.
Il tuo culo è stupendo , avrei voglia di allungare una mano per accarezzarlo.
Deborah è visibilmente eccitata e si siede sulle mie ginocchia , mi abbraccia e mi bacia, infila la mano sotto la camicia ad accarezzarmi il petto, poi si inginocchia tra le mie gambe mi abbassa i pantaloni , mi estrai il cazzo e comincia a masturbarmi. Tu stai per alzarti ma le mie parole ti frenano:
“Dove vai? Non ti muovere fino a quando non ti autorizzo”
Poi rivolto a Deborah :
“Voglio che mi faccia un pompino e che Lisa ti guardi”
E rivolto a te :
“Allargati le natiche Lisa, fammi vedere la tu fica”
Deborah mi guarda e mi dice:
“Non sono cazzi miei ma con una figa così perché hai cercato me?”
“Ecco appunto, non sono cazzi tuoi , spompinami e taci”
Deborah fa il gesto di spogliarsi ma io la blocco:
“No , resta vestita, per eccitarmi mi basta guardare quella puttana”
Deborah replica:
“Adesso ho capito, ti ha tradito e tu vuoi fargliela pagare”
Non rispondo , Deborah si inginocchia tra le mie gambe, mi cala pantaloni e mutande, mi prende in mano il cazzo e comincia a masturbarmi, poi abbassa la testa e comincia a leccarmi il cazzo ,lo lecca a lungo prima di metterselo in bocca, mi lecca glande e coglioni con grande maestria ma non provo alcun brivido, sono più eccitato nell’ammirare la tua fica aperta che dal pompino di Deborah. Quando sto per venire le sollevo la testa , mi masturbo da solo lasciando che gli schizzi di sperma mi ricadano sul ventre.
Appena finito l’orgasmo ti dico:
“Lisa, puliscimi”
Tu prendi un tovagliolino e mi vieni accanto.
Ma io ti blocco:
“Cos’hai capito, mi devi pulire con la tua lingua”
Ti chini sul mio ventre e succhi tutto lo sperma lecchi il pene ed i coglioni.
Quando ti sembra di avere finito mi guardi con espressione interrogativa, io controllo e dico:
“Puoi andare”
Poi mi rivolgo a Deborah:
“Ecco i 200 Euro, ciao”
Lei è sorpresa:
“Ma se non abbiamo ancora cominciato”
“Va bene così, vai”
Il mio tono perentorio non ammette discussioni, la puttana prende le sue cose ed esce.
Tu sei ancora a quattro zampe e mi guardi con espressione interrogativa, ti giro attorno quando sono dietro a te ti ordino:
“Masturbati, mettiti un dito nella fica “
Vedo il la tua mano scivolare sotto il ventre, raggiungere la fica ed accarezzarla. Ora il tuo indice ti penetra la fica e sparisce in un attimo, lo muovi a grande velocità dentro la vagina , introduci anche l’indice , ti eccita questa situazione, il tuo corpo guizza come se fosse percorso da una molla poi sfili l’indice dalla fica e te lo infili nel culo , stai masturbandoti fica e culo contemporaneamente, Guardandoti mi sono eccitato ed ho cominciato a masturbarmi, ora devo fermarmi , altrimenti vengo, mi giro a guardarti un attimo dal vero, stai godendo.
“Ora Lisa , prendi quella candela ed infilatela nel sedere.
La candela è grossa e non è lubrificata per cui non vuole entrare, tu non vuoi rinunciare per paura di farmi arrabbiare la bagni infilandola nella fica . Ora entra bene , è molto lunga e tu ti fermi quando te ne sei messa nel culo pochi cm, ma subito ti riprendo:
“Cosa fai la furba? Tutta te la devi mettere dentro il culetto, se ci hai fatto entrare il cazzo di Vanni e di Michele, troia, puoi fare entrare anche questa piccola candela”
Sei mortificata ed incazzata per cui, vincendo il dolore spingi con violenza fino a farlo entrare completamente.
“ Brava ,ora fanne uscire la metà”
Ora vengo dietro di te prendo la candela con due dita e comincio a spingerla dentro e fuori, mi piace vedere il tuo bel culo violato senza alcun pudore,
Con la mano libera ti colpisco una natica con una sculacciata, non è un colpo forte ma sufficiente a farti sussultare, vedo i segni delle 5 dita sulla pelle candida, il particolare mi eccita e ti colpisco di nuovo, un po ‘ più forte, un piccolo lamento esce dalla tua bocca ed aggiungi:
“Sì amore, picchiami, fammi male, sono stata cattiva, voglio essere punita”
riprendo a sculacciarti anche con l’altra mano colpi sempre più forti , tu non ti lamenti ma il dolore deve essere intento, continuo in preda alla rabbia, materializzo la tua immagina mentre spompini Michele o Vanni ti sodomizza sulla lavatrice.
Poi il mio amore prevale mi fermo, vedo il tuo petto sussultare con affanno , a stento trattieni le lacrime.
Tolgo la candela , il buchino resta aperto e dilatato, vorrei alleviarti il bruciore con la mia lingua c, coi miei baci ma l’immagine di tu che scopi con Michele e con Vanni ancora mi ferisce
“Ora Lisa ti siedi sulla poltroncina, metti le gambe sui braccioli e masturbati”
Tu esegui, il tuo corpo così esposto ed indifeso è ricco di sensualità, i tuoi occhi sono attratti dal mio cazzo durissimo ed i miei dalla tua vagina aperta :
“Restiamo a lungo a contemplarci
“Mettiti la candela nella fica,”
Non attendevi altro, prima la lecchi per inumidirla
Ti appoggi la punta sulla vagina e cominci a spingerlo dentro ruotandolo nei due sensi, ormai sei preda della libidine e lo spingi con forza dentro la tua fica fino a quando lo fai entrare tutto, poi con la mano cominci a muoverlo avanti ed indietro, con un fil di voce mi chiedi:
“Amore muovilo tu ti prego”
Non aspettavo altro , afferro l'oggetto e comincio e spingerlo e tirarlo , tu inarchi il corpo all’indietro, stai per avere l’orgasmo
E’ bello vedere il tuo corpo fremere e contorcersi mentre i tuoi sensi sono scossi dal piacere.
Senza parlarti ti sollevo tra le braccia e ti stendo sul letto , ti lego mani e piedi alla spalliera
le tue labbra socchiuse mi eccitano , mi spoglio avvicino la punta del mio pene alla tua bocca, sento la tua lingua sulla punta , le labbra si aprono leggermente, prendo coraggio e spingo, vedo il mio pene entrare , il glande sparire, mi fermo con metà dell’asta avvolta dalla tua lingua, sono leccate impercettibili ma eccitantissime tu non muovi la testa ed allora io comincio a spingerlo dentro e tirarlo fuori, ti sto scopando in bocca con dolcezza, non ti do colpi violenti. Prima di avere l’orgasmo esco, ti giro comincio a baciarti la nca , la schiena, scendo sulle natiche, te le apro e mi avvento sulla tua fica , che bello riscoprire il tuo sapore , i tuoi odori, che bello rileccarti la vagina e l’ano, sento il tuo respiro affannoso, salgo sul tuo corpo , voglio scoparti ma voglio anche punirti per avermi lasciato per cui appoggio la punta del mio cazzo all’ano e spingo violentemente , entro nel tuo culo con violenza, tu inarchi la schiena ed urli, comincia a violentarti con spinte fortissime mentre la mia mano si insinua sotto il tuo corpo raggiunge la fica e t’infilo le dita nella vagina , ora anche tu cominci a provare piacere , è bello il calore del tuo ano, così stretto che avvolge il bene , non resisto e ti sborro nel culo mentre anche tu urli di piacere.
Ti rigiro e ti slego per la prima volta ti parlo:
Ci stringiamo in un abbraccio fortissimo e restiamo a lungo a baciarci
Il mio pene s’ingrossa e trova l’ingresso della tua fica all’istante, ti scopo nella maniera più semplice mentre ci abbracciamo e ci baciamo il mio pene stimola le pareti della tua vagina , hai un altro orgasmo , io non mi fermo , tu sei spossata più dalla tensione che dall’amplesso, mi sussurri all’orecchio:
“Amore facciamo una doccia , devo rilassarmi”
“Aspetta tesoro, la preparo”
Vado in bagno apro l’acqua e regolo la temperatura , torno in sala , ti sollevo tra le mie braccia e ti porto in doccia , lascio che l’acqua scenda sul tuo corpo , alzi la testa per sentire il getto caldo sul viso, io mi verso il sapone sulla mano e comincio a spargertelo sul collo sul seno, scendo in basso, tu alzi una gamba per consentire alla mia mano di passare sulla fica e sull’ano, con entrambe le mani ti accarezzo le cosce ed i fianchi, ti faccio girare e ti massaggio la schiena , prendo la doccia e ti tolgo il sapone dalle spalle e dalla schiena , ti dico:
“Allarga le gambe amore”
Tu ubbidisci e con le mani ti apri le natiche , infilo la doccia nel solco, punto il getto contro la vagina , senti il liquido caldo sulle pareti della fica, è una situazione eccitante, con la tua mano spingi la doccia con forza quasi entra, poi te la punto sull’ano, sei percorsa da brividi, ora mi appoggio al tuo corpo e spingo con forza il pene tra le tue natiche che tu muovi in tutte le direzione per masturbarmi, mollo la doccia e ti sollevo una gamba , sei immobilizzata contro la parete ed il mio glande si fa largo nella tua
vagina , sono dentro di te, il calore dei tuoi umori mi eccita, ti spingo dall’basso in alto quasi a sollevarti, tu sei in precario equilibrio e le mani appoggiate alla parete ti impediscono di parere, con le mani ti afferro le tette tu giri la testa a baciarmi, sono scatenato ti giro e ti infilo le braccia dietro le ginocchia, ti sollevo tenendo le gambe spalancate, ti schiaccio contro il muro, tu ti afferri alle mie spalle abbracciandomi, il mio cazzo ti sfonda la fica completamente spalancata e vogliosa, i miei colpi violenti ti producono gemiti prolungati, le nostre lingue si annodano, non resisto amore sto per avere l’orgasmo, tu urli quasi mentre il mio sperma ti riempie la vagina
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Schiava per vendetta |
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